In un siffatto clima economico, l'assorbimento di mano d'opera disoccupata e la creazio:11edi nu·o-vi posti di lavoro è fenomeno naturale; così, per 11 1953 era stato previsto che il numero dei salariati occupati sareb,be aumentato del 3%; in realtà tale aumento fu poi del 4%, superando, quindi, tutte le p1ù ottimistiche previsioni tedesche .. Per rendere queste cifre più comprensibili nella loro effettiva portata, è interessante n·otare che ·o.gni anno si presenta sul mercato del lavoro, i11 cerca di impiego, una massa corrispondente all'l,5% della popolazione attiva, valutata a 20 milioni di tedeschi; ora, poichè, come gìà detto, l'incremento dei posti di lavoro è nettamente superiore a tale tasso, secondo le previsioni degli osservatori e la concorde affermazione di autorità tedesche e internazionali, la Germania si sta avviando rapidamente a cor1dizio11i di pieno impiego e di conseguente vera e propria penuria di mano d'opera in determinati settori produttivi. Con ogni p-robabilità, quindi, se il Governo tedesco vorrà consentire agli operatori eco11omici di h"'onteggiare adeguatanJer1te la situazione che si verrà a determinare su.I n1ercato del lavoro, tra brevjssi1no tempo - quale conseguenza del continl10 favorevole sviluppo della congiuntt1ra ecoinomica - non soltanto dovrà provvedere ad incrementare maggiormente le misure adottate per la rapida formazione professjonale dei giovani lavoratori, ma dovrà, inevitabilmente, aprire le porte all'emigrazione straniera. E pojchè i tedeschi saranno naturalmente portati a ricoprire i posti meglio remunerati, cioè quelli che richiedono una precisa specializzazione, si determinerà fatalmente, fra le categorie meno qualificate, un vuoto cl1e solo l'Italia, la quale dispone di u,n grande numero di lavoratori non specializzati, riuscirà forse a colmare. Fir1 quì però si è voluto seguire, sulla scorta di dati di fatto inoppugnabìli (le cifre citate sono state pubblicate dalle stesse autorità tedesche), il ragionamento degli economisti; quel ragiona1ne,nto, cioè, in base al quale il Ministro Vanoni riteneva di poter aprire negoziati favorevoli alla nostra e1nigrazione e che, come si è visto, anche il Ministro dell'Economia Erhard 1nostrava di condividere. Senonchè, a tali fondati ragionamenti, i sindacalisti tedeschi obiettano cl1e, se è vero che l'economia germanica è i,n rapida espansione, è altrettanto veio cl1e la media dei disoccupati raggiunge la cifra di 1.500.000 unità, parte per l'incremento naturale della popolazione, parte per l'afflusso di rifugiati provenienti dalla Zona sovietica (valutabili questi ultimi a 200.000 unità l'anno). Quindi, sostengono sempre gli stessi sindacalisti, anche l'attuale notevole incremento nell'occupazione operaia - il quale ha consentito di registrare nell'autunno scorso il numero più basso di disoccupati finora raggiunto, e cioè 800.000 perso,ne -·- non è sufficente a smaltire, con ritmo soddisfacente, la disoccupazione nazionale; non si deve quindi, nè si può par- [50] BiblotecaGino Bianco
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