un am1nonimento. Una sollecitazione affinchè studino la possibilità di adeguarsi all'esempio di quelli fra loro che sono venuti ad impiantare propri stabili1nenti nelle regioni meridionali, intelligentemente localizzando i loro ampliamenti (cfr. Nord e Sud, anno II, n. 6, pag. 100). Noi non abbiamo la stessa idiosincrasia dei comunisti nei confronti di quelli che essi chiamano cc l' J.llettamento ai grandi capitali del Nord, perchè'" impiantino nel Sud i loro stabilimenti ». Questa rivista ha già espresso il suo consenso (Nord e Sud, ar1no Il, n. 5, pag. 93) alla conclusione cui perveniva Guido Macera in una recente inchiesta: « il Mezzogiorno non pt1ò fare da sè ». Il che 110n significa che non si auspica una maggiore partecipazio11e del capitale meridionale all'industrializzazione; ma, si deve sempre ricordare che anche « la 1ivoluzione industriale italiana - fine secolo XIX - principio XX secolo -· fu finanziata dai capitali italiani, ma anche da capitali tedeschi, belgi, francesi)>. Non si può quindi non a11spicare cl1e un flusso sempre maggiore di rjsparmio settentrionale prenda la strada del Sud. A questo punto dobbia1no ammonire però coloro i quali, mascherandosi dietro questa riconosciuta esigenza, cercano di· far passare qualche cc affare » credendo che nel Sud tutto può essere comprato: anche un certificato attestante l'esistenza di uno stabili1ì.1ento,ladàove invece vi sono sola1nente alcuni vecchi fusti, una macchi11a inutilizzata ed un guardiano. A costoro si deve chiaramente dire che simili possib1iità nel Sud non esistono: impianti che servano per accaparrarsi forniture che poi vengono eseguite al Nord devono essere individuati e s1na- ~cherati; così come possono prestarsi, allo stesso tipo di affari, impianti per il sen1plicc 1nontaggio di parti prefabbricate altrove. La raccomandazione - infine - diretta agli industriali meridionali si risolve in u11 vivo incitamento affinchè essi entrino definitivamente nel convincimento che la cc legge del quinto » non è un grazioso dono cl1e è stato loro elargito a titolo di superiore provvidenza; ma è uno strumento che deve essere intelligentemente adoperato per mettersi in condizione, nel più breve volgere di tempo, di allineare la propria produzione, come qualità e come prezzi, alla concorrenza nazionale ed estera; perchè questo è l'unico sistema per vincere ed affermarsi in un regime di sana economia di mercato. V. A. Malavita meridionale Non sono pochi i non napoletani i quali nutrono. il fermo convinci-- mento che a Napoli il diritto di proprietà, in relazione a tutti i beni mobili, o meglio ai beni « manualmente asportabili », goda di un riconoscimento assai debole, e limitato ad una ristrettissi1na cerchia di cittadini di solida . Bibloteca Gino Bianco
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