Nord e Sud - anno II - n. 7 - giugno 1955

. vole - il merito di aver eliminato dalla campagna elettorale della D.C. tutta la paccottiglia dei .comitati civici: miracoli, madonne che piangono, mostre dell'al di là. Così siamo liett 4 di riconoscereall'on. Fanfani il merito di non aver pregiudicato, con esplicite aperture verbali verso la destra, i movimenti futuri del suo partito nell'assemblea regionale. In questo senso si può dire che, durante la campagna elettorale, la D.C. si è più o meno tenuta su una linea conforme agli impegni assunti dalla corrente di « iniziativa tf:emocratica » nel congre,ssodi Napoli. Ma ora « iniziativa democratica» si trova proprio a quel bivio che avevamo previsto: nell'assemblea ,,.egionalenon c'è la maggioranza assoluta di partito; e non c'è nemmeno una maggioranza quadripartita. La scelta, dunque~ per la D.C., è fra una maggioranza con la destra, sia pure con i soli monarchici e i liberdli di Tasca· (48), o una maggioranza di centro-sinistra, allargata fino ai dieci parlamenari socialisti:(49). Se la D.C. non dovesse scegliere questa strada, verrebbe meno alla indicazione fornita dal suo congresso; e l'on. Fanfani si assumerebbe la 1"esponsabilitàdi ristabilire le condizioni del frontismo. Se, offertagli questa strada, il P.S.I. non dovesse accettare e dovesse tirar fuori il Patto Atlantico, verrebbe meno all'indicazione dell~alternativa socialista; e l'on. Nenni si assumerebbe lui la responsabilità di ristabilire nel Mezzogiorno ie deplorevoli condizioni che, fra il 1951 e il. 1952, hanno dato luogo a numerose maggioranze locali di democristiani e monarchici. Non si devono commettere errori nell'interpretazione dei risultati sièiliani: fra gli sconfitti della Sicilia non ci sono soltanto Malagodi (il quale, ,.comeprevedevamo, ha fatto la fine di Lucifero), Lauro (La cui sciagurata presenza nella lotta· politica ancora ci mortifica), i fascisti di C ovelli e quelli di Anfuso (fin dal 1953 si sa che l'estrem,adestra può fare nel ~'\itd .molt~ pa,ssi indietro~ come nelle elez/oni araministrative suppleme11tari ,delle regioni continentali; o pochi passi indietro, come per ora in Sicilia; ma non un solo passo avanti). F~a gli sconfitti della Sicilia non ci sono , soltanto i partiti della « sinistra laica »J logorati da quasi un dece11nio di quadripartito e danneggiati perfì,no dalla legge elettorale. Il principale sconfitto è l'on. Togliatti. · , Fino a qualche mese prima di queste elezioni, sembrava che tutti i partiti attraversasserouna crisi, tranne il P.C.l., forte dei risultati della politica frontista che gli consentivano ulteriori avanzamenti elettorali nel Mezzogiorno. Poi si ebbe sentore di una certa inquietudine fra i quadri • Bibloteca Gino Bianco

RkJQdWJsaXNoZXIy MTExMDY2NQ==