C'è semmai da ricordare il valore politico della affermazione da cui risulta che per Bonomi e i suoi amici la democrazia non è nulla di più che una moda; e la moda, come è noto, riesce magnificamente a coprire e a mascherc1rela sostanza delle cose dietro l'eleganza delle apparenze. Una ed una sola è stata la reale, questa volta veramente strabiliante vittoria, sanzionata dalle elezioni dello scorso marzo: la vittoria della dema- • gogia politica sulle esigenze sindacali, previdenziali, assistenziali. Una vittoria il cui merito possono ben attribuirsi, in parti uguali, e senza preferenze, socialcomunisti e « bonomiani ». Dal che ancora una volta si deduce che ci sarebbe spazio per una « terza forza >> nelle campagne; che se ne se11tcsempre di più l'assenza; che un movimento riformistico sindacale, muovendosi lungo una tradizione antidemagogica, che è quella dei repubblicani di ·cesena o dei socialisti di Molinella, avrebbe molto da dire e molto da fare, anche e soprattutto nel Mezzogiorno. BiblotecaGino Bianco
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