va i11terpretata la « vittoria » della Confederazione dei coltivatori diretti. Di questa vittorìa si è molto parlato, e certa stampa <<seria >>non ha esitato a ravvisare in essa motivo di <<fondate speranze » per il futuro politico del paese: è un equivoco che occorre dissipare. <<La battaglia di primavera per la conquista delle Casse Mutue Malattia per i coltivatori diretti è ormai conclusa», proclamava il 31 marzo il capo àella Confederazione. <<Si è conclusa con una affermazione anticomunista così netta, così decisa, così schiacciante che non sono più possibili discu~sioni>>. Fortunatamente questo 11ovellocondottiero di « battaglie di primavera >> r1on è ancora così autorevole da rendere <<non più possibili >>le discussioni. 1~utto sta ad intendersi: se per <<vittoria » si intende il fatto, sic et simpliciter, che la Confederazione ha conquistato la maggioranza (all'incirca il 97,3%) delle Casse mt1tue, non v'è nulla da eccepire. Ma che questa vittoria abbia un significato trascendente la realtà in sè e per sè; che questa vittoria abbia una portata politica ben definita, sia nei riguardi del mo11doruraie, sia, più in generale, nei confronti della situazione del paese, è facile negare. Sarà bene innanzi tutto ricordare che l'on. Bonomi ha creduto di arricchire il significato dei suoi successi, presentandoci i risultati come superiori a q_ualsiasiaspettativa. Or bene: sin dal 17 febbraio scorso il Corriere della Sera - rispecchiando l'opinione di tutta la stampa <<indipendente>>- asseriva che « la ' Confederazione coltivatori diretti ' di Bo11omi,dovrebbe, secondo le previsioni, avere 1'80-90% dei voti»; lo stesso 011.Bonomi, sul citato settimanale milanese del 3 marzo, affermava che la sconfitta dei comunisti si delineava <<catastrofica >>;anche i comunisti, sebbene con qualche retice11za,davano per scontata la vittoria avversaria, pur contrastandole il passo con ogni mezzo. Al 31 marzo i dati forniti dalla Confederazione attestano cl1e la percentuale dei voti da essa ottenuti ammonta all'89,27%: non ci consta che, quando i risultati rientrino nei limiti delle previsioni fatte, si sia autorizzati a discorrere di <<strabiliante>> e <<inaspettata>> vittoria... Si aggiu.r:igaa ciò il fatto che, sempre stando a dati fornitici dalla Confederazione, i capi famiglia iscritti nelle liste degli elettori era110 1.070.000; quando invece, per ammissione esplicita dello stesso Bonomi, avrebbero avuto diritto all'iscrizione nelle liste elettorali almeno 1.500.000 coltivat~!i (e da altre parti si è parlato di cifre prossime ai 2.000.000).Per~ BiblotecaGino Bianco
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