Nord e Sud - anno II - n. 7 - giugno 1955

delle diseguaglianze e delle sperequazioni; i motivi per rafforzare i dissidi interni della categoria (si pensi al risentimento di quanti, chiamati a sottostare alle direttive della maggioranza, non potranno far sentire il peso della propria opinione; si pensi ai possibili ed irrimediabili contrasti che potreb6e1o insorgere tra amministratori inamovibili e assistiti; si pensi, ancora, alla possibilità, per gli organi «superiori», di spazzare via, con una sostituzione commissariale, gli organi << inferi ori »); infine, mentre da ogni parte si protesta la necessità di colmare le differenze strutturali che dividono il Mezzogiorno dal resto del paese, questa legge rischia di allargare le fratture esistenti. -· Tutte eventualità, queste, che oscurano la portata dei va11taggi, innegab~li_,di cui godrà una parte della categoria: una larga parte, sia pure, ma dalla quale certo, però, saranno esclusi i più bisognosi ed indigenti. # Co11 quale coerenza ai princìpi della 1nutt1alità e della solidarietà, è facile scorgere. « Ora i comunisti puntano tutte le loro forze alla conquista del mondo rurale>>, avev~ giustamente diagnosticato l'on Bonomi (25 ). Essi « fanno leva su tuttì i motivi di scontentezza e di malessere che infastidiscono o torme11tano la gente dei campi ... Perchè il loro gioco riesca occorre che le difficoltà e le angustie permangano», aveva altrettanto giustamente pronosticato: l'improntitudine e l'inintelligenza che sembrano aver presieduto alla nascita e alla ostentata magnificazione di una legge talmente inadeguata, ed anzi pericolosa, dunque, debbono pur trovare la loro origine in qualche inconfessato motivo. Non si spiegherebbe, altrimenti, _perchè i «rimedi>> realizzati all'atto pratico siano così scarsamente conseguenziali nei confronti di quella diagnosi e di quella prognosi. Il motivo inconfessato si rende cl1iaramente palese solo che si ripercorra co11la memoria il c8mmino febbrile seguito dagli schieramenti opposti dei socialcomunisti e dei democristiani, o, meglio, dei << bonomiani >>. La gara per assicurarsi il merito della i11iziativa e delle eventuali realizzazioni si è disputata via via più accanitamente: dapprima attraverso le adunanze delle 5ezioni locali dell'Associazione Nazionale Coltivatori Diretti, da una parte, e delia Co11federazione nazionale degli stessi, dall'altra, convocate si11 dall'aprile dello scorso anno; poi, attraverso la presentazione dei due ( 25 ) Oggi, cit. BiblotecaGino Bianco

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