e ad onta degli equivoci in cui spesso è incorsa la stampa, alla base de~l'ordi11amento assistenziale mutualistico regolato da questa legge non sta affatto la Cassa mutua coniu1iale: se mai, ma nemmeno propriamente, la Cassa mutua provinciale. Difatti, si costituisce una Federazione di Casse provinciali, ma non una Federazione provinciale di Casse comunali; i dirigenti delle Casse provinciali, inoltre, non rispondono del loro operato alle Casse comu11ali, nè i dirige11ti di queste ultime alle rispettive assemblee; i11fine, soltanto le deliberazio11i del Consiglio direttivo provinciale, riguardanti la stesura dei bilanci preventivi e consuntivi, non soggiaciono ad approvazioni << superi ori » ( 12 ). Come si è già detto, i sostenitori del progetto Longo-Pertini, sino a che nor1 fu avanzata l'jdea dell'istituto « autonomo e democratico>>, si manten11ero tenaci propugnatori della gestione I.N.A.M., soprattutto perchè così, secondo i socialcomunisti, la spesa di gestione sarebbe stata minore (13 )~ Ma dato cht, notoriamente, l'I.N.A.M. è ben lungi dall'essere un istituto i11piena efficienza, a codesta argomentazione si poteva giustamente negare ogni validità: sempre che, naturalmente, ci si proponesse di approntare il nuovo organismo con un minimo di raziocinio. Quando il se11.Grava riferì alla 10a Commissione del- Senato sulla legge in questione, già approvata dalla Commissione della Camera, fece proprie le parole dell'on. Bonomi: << Noi non intendiamo fare un grande istituto, un ca:derone, una grande costruzione, ma un organismo snello, 110n burocréltico, non centralizzato>>. Chiunque avesse meditato con la dovuta ponderazione la legge sottoposta all'esame della Com1nissi~ne, avrebbe trovato ( 12 ) Viceversa, le analoghe deliberazioni dei Consigli direttivi· comunali e del Consiglio centrale sono sottoposte, rispettivamente, alla approvazione della Gi'unta esecutiva e del Ministero del Lavoro. Va peraltro rilevato che la maggiore autonomia delle Casse provinciali, in questo senso, trova un notevole limite nell'art. 6 della legge (v. oltre). ( 1s) L'on. Cacciatore giunse persino ad affermare che <<••• l'I.N.A.M. ha calcolato (intendi: nel costo medio per assistito) una maggiorazione del 13 % per spese di gestione avendo 15 milioni di assistiti e pertanto viene ripartita su questi 15 milioni. Però, di fronte a sei miiioni e mezzo di persone, non si tratterà più .del 13%, ma del doppio ... ». Come a dire 'Che, se gli assistiti fossero 15.000, le spese di • gestione per l'istituto autonomo ammonterebbero al.,. 13.000% ! Se tanto ne viene, all'on. Cacciatore, dalla sua esperienza di Consigliere provinciale dell'I.N.A.M., ragione di più per sottrarre l'assicurazione contadina a tale Istituto. BiblotecaGino Bianco
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