Nord e Sud - anno II - n. 7 - giugno 1955

dalle due parti una esposizione dei dati « accertati » circa i costi delle varie prestazioni: il comunista on. Cacciatore insinuò che i suoi avversari politici gonfiassero a bella posta le cifre, al fine di non concedere ai coltivatori l'assistenza in tutte le sue forme. Riportiamo qui di seguito i dati che esprimono la spesa media per assistito, preventivati, nell'ordine, dal1'on. Pugliese (democristiano, sottosegretario al Ministero del Lavoro e della Previdenza Sociale), dall' o.n. Repossi (democristiano e relatore del progetto Bonomi) e dall'on. Cacciatore (Consigliere prov. dell'I.N.A.M.): Costo medio annuo dell'assistenza per ciascun assistito·. specialistica ospedaliera • farmaceutica . ostetrica generica (Pugliese) L. 398,25 1585,60 193,40 . (Repo~si) L. 362 1441 175,90 1400 930 (Cacciatore) L. 247 972 93 1045 598 230 914 88 956 547 · Secondo gli ultimi dati prospettati dall'on. Cacciatore, quindi, l'assistenza « integrale » avrebbe comportato una spesa complessiva per assistito di L. 2735, e una spesa media a carico della categoria (dato che lo Stato assicura un contributo fisso di L. 1500 per assistito) pari a L. 1235; secondo i dati dell'on. Repossi, invece, le due cifre sarebbero salite rispettivame11te a 4308,90 e a ·2808,90. Finalmente, le cifre in seguito fornite alla Commissione dall'i.N.A.M. davano un costo medio per assistito, esclusa l'assistenza far1naceutica, di L. 3270,95( quota a carico L. 1770,95). È da rilevare che contemporaneamente, mentre in sede di Commissione i socialcomu11isti avanzavano il sospetto che i democristiani esagerassero appositamente le spese, certa stampa comunista stigmatizzava le velleità vessatorie dei << bonomiani >> nei confronti dei coltivatori diretti, rinfacciando loro di essere stati volutamente ed eccessivamente parchi nella valutazione del costo medio (8 ). Di fronte a certe dimostrazioni, non sembra necessario spendere altre parole ad illustrare i criteri che hanno informato buona parte della critica d s opposizione. Grave errore sarebbe stato, invece, escludere dal novero delle prestazioni l'assistenza generica, ossia l'assistenza medica, in forza dello specioso ( 8 ) Cfr. in questo senso, p. es., Riforma Agraria, maggio 1954. Bibloteca Gino· Bianco.

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