Nord e Sud - anno II - n. 7 - giugno 1955

caotico, di innovazioni improvvisate ed estemporanee, frutto di fertili invenzioni alimentate durante gli intervalli tra una seduta e l'altra, dalla ' ' preoccupazione di cedere l'iniziativa (1 ). Sintomatico.~ad esempio, l'atteggiamento dei socialcomt1nisti sul problema della amministrazione dei fondi necessari all'assistenza: infatti, dopo essersi irrigiditi per le prime sette sedute su una posizione di assoluta intransigenza in favore della gestione I.N.A.M., i socialcomunisti, improvvisamente e senza addurre giustificazioni di rilievo, aderirono alla nuova idea dell'auto-amministrazione prospettata, altrettanto repentinamente, dai ~< bonomiani » ( 2 ). A riprova di quanto si afferma, niente di meglio che procedere all' esame critico del contenuto della legge, argomento per argomento. I soggetti della assicurazioneo - Soggetti dell'assicurazione sono i proprietari, gli affittuari, gli usufruttuari; e devono intendersi tra essi compresi tutti i coltivatori diretti (anche se nell'uso diversamente denominati) che « direttamente e abitualmente si dedicano alla manuale coltivazione dei fondi o all'allevamento e al governo del bestiame>>.L'assistenza è estesa anche ai rispettivi familiari a carico o che lavorano abitualmente nel fondo. Ne sono esplicitamente esclusi i coltivatori diretti che, dedicandosi alla coltivazione di fondi altrui, già godono, per questo titolo, dell'assistenza malattia. Condizione necessaria all'acquisizione dei diritti assistenziali ( 1 ) La formulazione attuale della legge è la risultante delle discussioni protrattesi dal 7 aprile al 3 agosto 1954, per un complesso di 22 sedute, in seno alla 11 a Commissione della Camera riunita in sede deliberante. Le 5 sedute della 1 oa Commissione del Senato, tenute tra il 21 ottobre e 1'11 novembre, condussero alla approvazione senza modificazioni del testo approvato dai deputati. ( 2 ) I socialcomunisti, in particolare l' on. Grifone, asserirono che avrebbero sostenuto interamente la proposta Longo-Pertini, e ancora nella seduta immediatamente successiva a quella in cui i << bonomiani » avevano avanzato la nuova idea dell'auto-amministrazione ribadirono i loro propositi: la << conversione » in massa dei socialcomunisti (ad eccezione dell'on. Cacciatore) si ebbe nella seduta seguente. Anzi, l'on. Pertini si lasciò andare ad un discorsetto d'occasione: << Mi rallegro sinceramente del cammino fatto: abbiamo finalmente trovato un punto di incontro, pur essendo partiti da posizioni, apparentemente almeno (sic!), molto divergenti. Gli onorevoli colleghi non se ne debbono sorprendere... Questo avviene per la sostanza democratica di ogni assemblea. Mi rallegro dei passi fatti, anche (sic!) nell'interesse della categoria. Sarei sempre pronto a tenere legami, sia pure solamente spirituali (sic!!), con i nostri avversari politici ... ». Bibloteca Gino Bianco

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