L. V ALIANI, G. Ds RosA, P. CALAMANDREI, A. BATTAGLIA, E. CoRBINo, E. Lussu, M. SANSONE: Dieci anni dopo, Laterza Editore, Bari, 1955. Dieci anni sono trascorsi dall'aprile '45, da quando, cioè, con la resa delle superstiti _forze naziste e fasciste nelle regioni settentrionali, si compieva la liberazione del terri.torio .italiano e il nostro paese risorgeva a vita unitaria. Parve allora che si cogliesse un sogno e che i dubbi angosciati e le malferme speranze ·che s'erano a lungo serbate negli animi avrebbero finalmente ceduto il luogo ad altri e ben diversi sentimenti, alla sicura fede nell' avvenire, alla giojosa volontà operativa. La rottura con quella che per vent'anni era parsa la stenta vita democratica dell'epoca prefascista sembrava completamente consumata : le classi dirigenti fasciste erano state spazzate via e i superstiti ~ell' antico ceto di governo dell'Italia post-unitaria facevano figura di uomjni del tutto fuori del tempo; la guerra aveva ridotto in rovine non solo le case ma anche le vecchie istituzioni che già la dittatura s'era occupata di corrodere e le strutture stesse della società italiana. Pareva dunque, che bastasse rimuovere le macerie e por mano con coraggio all'opera nuova: questa non avrebbe potuto essere diversa da come era stata vagheggiata e perfìn descritta BiblotecaGino Bianco RECENSIONI quando ogni voce di libertà era pressocchè soffocata, quando ancora fascisti e nazisti erano tra le nos.tre case, non avrebbe potuto essere altro che la città f e/ice. Chi paragona questi entusiasmj e queste speranze, .i propositi febbrili e i sogni generosi di dieci anni fa alla realtà tra . . . . ' cui oggi v1v1amo non puo non essere travolto da un'onda di acre pessimismo. Al posto della città felice v'è uno stato nuovo nelle guise esterne, ma di cui la più parte delle impalcature sono ancora quelle di un tempo, in cui le consorterie degli interessi sono le più potenti, in cui la giustizia funziona .in modo approssimativo, in cui le screditate classi •dirigenti del fascismo son tornate con iattanza alle loro antiche posizioni, .in cui il margine del laicismo democratico si restringe ogni giorno di più, ~n cui finalmente quella vita democratica che nessuno può negare che vi sia è essa stessa faticosa e povera e stenta. Uno stato di cose, insomma, innanzi al quale il nostro animo resta come sn1arrito, sì che la più naturale e .istintiva reazione, non è neppure lo sdegno e la protesta, ma la semplice domanda di come tutto ciò sia stato possibile, di come si sia prodotto il naufragio nel porto di tante speranze e di tanti sogni. È questa la domanda cuj tentano di rispondere .i « saggi sulla vita democratica italiana >> che l'editore Laterza ha raccolto nel volume Dieci anni
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