La voce di Renato Serra, che aveva squillato alta e terribile nel pronunziare le ultime parole, si ammorbidì e si addolcì dopo un istante. - Piero Gobetti - eg~i disse con ansia accorata, - fuggi questo inospite lido! In questa Italia sacra alla sventura, non vi sarà posto fra qualche anno per gli spiriti liberi... e tu non sapresti imbrancarti nel gregge dei ' servi. Fuggi finchè ne è tempo! Se tu resti non troverai nessuna pietà per la tua giovinezza, nessuna considerazione per il tuo ingegno, nessun rispetto per la viva fiamma d'itali.anità che brucia nel tuo petto. Una per.secuzione metodica, sapiente, implacata fiaccherà la tua fibra. E tt1 vinto piegherai il capo tra le braccia della novella sposa. Nel silenzio profon·do che seguì a questi presagi di morte, il pendolo suonò la mezzanotte, e le vibrazioni lunghe e profonde ridestarono nei cuori le vecchie superstizioni dell'infanzia, sopite dallo scetticismo degli . anni. Ma il cuore presago di Piero Gobetti non tremò. Egli si era votato fin da allora ai suoi ideali, ed era preparato ad ogni cimento e ad ogni sacrifìzio. Gli sovvennero in quegli istanti i versi dolcissimi di Shelley, soffusi di tanta accorata tristezza: « Noi siamo come nuvole che velano la luna sulla mezzanotte : come infaticate esse si affrettano e splendono e tremano striando il cielo di luce! ma ecco, la notte si chiude e son perdute per sempre!)). Ruppe il silenzio con la sua voce grave e pacata Giovanni Amendola: - Si può credere o non credere alle tue parole, amico Serra; non si può disconoscere la coerenza della tua visione. Se anche l'Italia dovesse fare il tristo esperimento del 2 Dicembre, il mondo fa.ptastico a cui la tua ~isione dà parvenza di vita, diventerebbe il mondo della realtà. Ma soffocare quelle libertà, che tanto sangue costarono ai nostri padri, non è possibile senza spargere nuovo sangue fraterno. Una terribile maledizione pesa sull'assolutismo: esso passa nella storia col marchio di Caino, bruttato di sangue e di fango! - Bando alla filosofia e alla storia! - disse una voce scherzosa; - anche noi vogliamo sapere che cosa ci serba il futuro. Ma già cosa può sperare o temere un povero commediografo, estraneo al tumulto ed alle passioni politiche? - Roberto Bracco sorrideva col suo sorriso aperto e gioviale, ma una mano sprofondata nella tasca stringeva un piccolo amuleto squisitamente napoletano. - Roberto Bracco, voi avrete il dono di un'eterna giovinezza; nell'età Bibloteca Gino Bianco
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