Nord e Sud - anno II - n. 7 - giugno 1955

• restare nel suo cammino e ricacciare verso le tenebre del Medioevo un popolo che fin dal mattino del suo riscatto si era abbeverato alle fresche e luminose sorgenti della civiltà moderna I Quando i futuri governanti crederanno di aver raggiunta la meta, accecati dalla loro infatuazione, dal loro orgoglio, dalla loro insipienza, dalla loro paura, scambieranno i cadaveri per cose vive, e proclameranno di aver creato una nuova forma di Stato, un nuovo diritto, una nuova civiltà, proponendosi come modello al genere umano I Renato Serra tacque. Aleggiava per la sala un soffio misterioso : un soffiodi profezia e di Apocalisse. Silenziosi ed immobili i presenti si guardarono, quasi _dubitando se vivessero nella realtà o nel sogno. - Mentre tu parlavi, - disse Giovanni Amendola, - mi pareva che passasse davanti ai miei occhi la visione che il Signore mandò a Giovanni in Patmo, e vedevo trascorrere pel cielo angeli e trombe e cavalieri su bianchi cavalli. Ma se la potenza della tua evocazione ha potuto soggiogare, per un momento, fantasia e sentimento, non regge all'esame della ragione. Un paese adusato da oltre cinquant'anni alla pratica della libertà e che nella libertà ha formato le sue ossa e i suoi muscoli, un paese in cui si va formando ;una classe politica ricca di patriottismo e di esperienza, e che oggi procede a fianco a fianco con le maggiori democrazie d'Europa, non può nel giro di un'ora rinnegare il proprio passato, estraniarsi alle grandi correnti della civiltà europea, ricercare i suoi modelli e le sue amicizie in Balcania e in Anatolia! Q~esta guerra che noi abbiamo voluta perchè suggelli l'opera del Risorgimento, non può fare di un popolo di liberi una folla di schiavi. Noi affronteremo con animo sereno i nostri doveri ,di cittadini e di soldati; l'Italia non cadrà in quell'abisso· di miserie, che tu vedi nella t11aesaltazione. - Renato Serra tacque, ma quando Albertini parlò della resistenza contro cui si sarebbe infranto ogni tentativo di dittatura, ed accennò a Milano, rocca di libertà, ebbe un riso stridulo e tagliente: - Tra pochi anni Milano, spogliata della sua rappresentanza elettiva, sarà preda di una banda di saccheggiatori che dilapideranno le sostanze pubbliche, taglieggeranno i privati, parteciperanno senza scrupoli ai lucri degli appaltatori ed alla Bibloteca Gino Bianco

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