Nord e Sud - anno II - n. 7 - giugno 1955

corrotte dalla plutocrazia di guerra, pronte ad ogni viltà e ad ogni. compromesso. E ad accrescere il tumulto interverrà la triste confusione della politica con la religione, della cura delle anime con la cura degli affari. In questa crisi di esaurimento, di povertà, di debolezza morale matureranno i germi funesti del colpo di Stato. Quando tornerà l'impero della ragione, e da ogni parte s'invocherà · un governo equo e saggio nella sua forza, che risani gli organi costituzionali e restituisca l'ordine e la libertà, sarà troppo tardi; l'ora della· salvezza sarà trascorsa e voi non 1'avrete veduta! Una mano di ambiziosi, di fanatici, di avventurieri usurperà il potere senza colpo ferire e, per consolidare la propria usurpazione, invece di distruggere le -deviazioni, le tumefazioni, le sproporzioni degli organi, distruggerà gli organi stessi. La Carta costituzionale, che un giorno rese il piccolo Piemonte eguale per dignità ai maggiori Stati d'Europa, sarà strappata e calpestata in cospetto delle Nazioni con lo stesso gesto tracotante e folle con cui Bethmann Hollweg calpestava ieri la neutralità del Belgio. Sarà soppresso il Parlamento, abolite le assemblee locali, jugulata la stampa, dispersi i partiti, distrutto ogni focolare di attività politica che possa essere lievito di idee e di iniziative, centro di riunione e di resistenza, suscitatore di capacità e di energie. Una piccola oligarchia di gente oscura accaparrerà con cupida brama potere, privilegi, ricchezze, onori; e, per farsi grande, si coprirà di galloni, di fregi, di pennacchi. L'Italia sarà tolta agli Italiani e diventerà appannaggio della fazione dominante. Alla vita agile, varia, vibrante dei popoli liberi, che in fecondi dibattiti creano giorno per giorno, gioiosamente, i propri destini, subentrerà l'atmosfera cupa e stagnante dei governi assoluti. La lotta politica si svolgerà nell'ombra a base di rivalità occulte, di bassi intrighi, di colpi mancini. Una fitta rete di ·compiacenze e di favori, di servizi resi e da rendere presiederà alla distribuzione degli uffici, degli onori, degli appalti, degli affari. Nei Codici tornerà la pena di morte, nella scuola il catechismo, nel costume la delazione, l'ipocrisia, il servilismo. Una milizia di parte s'accamperà come esercito di conquista attraverso il paese. La polizia si insinuerà nei meandri della vita sociale, ponendo da per tutto un orecchio che ascolta, un occhio che spia. Sotto il coperto della ragion di stato, delitti efferati che disonorano un'epoca ed un regime, resteranno impuniti. La libertà e l'onore dei cittadini saranno rimessi all'arbitrio di commissioni amministrative. Risorgeranno dal sepolcro i Consigli segreti, i Tribunali speciali, Bibloteca Gino Bianco

RkJQdWJsaXNoZXIy MTExMDY2NQ==