Nord e Sud - anno II - n. 7 - giugno 1955

- Egli non immaginava che queste semplici parole avrebbero dato alla conversazione un indirizzo del tutto inatteso. - - Oh, se queste labbra potessero parlare - proruppe Serra - prima che la morte le suggelli per sempre I - Era tanta passione in queste parole che esse suonarono come un grido dell'anima. Per la seconda volta tutti guardarono Serra profondamente stupiti. Ma solo pochi penetrarono il senso riposto della sua esclamazione; solo quelli che più da vicino negli ultimi anni avevano seguito Renato Serra. Essi sapevano che, avendo egli trovato nelle fortunate esplorazioni della Malatestiana una ricca fonte di manoscritti sulla magia e l'astrologia del Rinascimento, ne aveva intrapreso lo studio con passione febbrile, si era legato in amicizia col dottissimo Wartburg tormentato dallo stesso problema, e dedicava molta parte delle sue notti a penetrare il mistero dell'antica sapienza. Forse questa pagina pressochè ignorata della vita di Serra, non era sconosciuta ad Albertini, o forse egli era sotto l'impressione delle strane parole che aveva udite e del visibile turbamento in preda al quale appariva Serra: senz'ombra d'ironia, egli disse: - Se voi, caro Serra, vedete qualcosa che noi non vediamo, parlate; sapremo ascoltarvi e comprendervi. - - Sì, parlerò - disse Serra. - Nessuno di voi presterà fede alle mie parole, chè il fato tutti travolge : Non sollicitae possunt curae Mutare rati stamina fusi ma avrò liberato l'anima mia! - - Prima che il sole compia per la quarta volta il suo giro, rovinerà dalle fondamenta l'Impero che ·da secoli pesa come oscura minaccia sui nostri destini; si raccoglieranno sotto un'unica legge tutti gli Italiani, si ricostituirà la Patria in confini che la storia non vedeva da quindici secoli. Ma, vuote le vene del suo sangue più generoso, esaurita per l'immane sforzo durato, l'Italia piegherà sotto il peso .della vittoria. Partiti e classi, smarrita ogni carità di patria, si dilanieranno in una cieca mischia pel trionfo delle loro ambizioni; plebi, avvelenate da una antica propaganda di odio, minacceranno estreme rovine; lo Stato non troverà alcuna difesa nelle classi possidenti, pavide per la propria ricchezza, Bibloteca Gino Bianco·

RkJQdWJsaXNoZXIy MTExMDY2NQ==