comportamento non fu una delle minori ragioni dell'insuccesso del 7 • giugno. Infine, a considerare chiusa una fase politica e storica, contribuì un fatto che non ebbe allora molto rilievo, ma grande rilievo ha acquistato ' · in questi ultimi mesi: intendo riferirmi all'atteggiamento del Partito Socialista Italiano. Se il Partito Socialista Italiano si presentò, alle elezioni del 7 gi1.1gno 1953, con lista autonoma, se non rifece l'esperienza bloccarda del 1948, se Pietro Nenni potè parlare di « alternativa socialista», se, a qualche anno da quelle elezioni, si è arrivati al Congresso di Torino e alla cosiddetta apertura di un colloquio con i cattolici, ciò fu dovuto alla politica quadripartitica condotta negli anni precedenti. Il \Sacrificio dei partiti laici aveva portato il frutto di una diversa articolazione della politica del Partito Socialista Italiano, e ogni indagine sui fini remoti o reconditi dì tale articolazione non può che cessare di fronte all'importanza clel fatto in sè. Nel momento in cui il Partito Socialista Italiano si presentava come <<alternativa», i partiti laici avevano raggiunto, attraverso i loro grandi sacrifici, uno degli scopi della loro azione politica: isolare ed indebolire il Partito Comunista. Il momento di chiarire, fino in fondo, i loro rapporti con la Democrazia Cristiana andava maturando. Il Governo Scelba, nonostante le ottime intenzioni del suo capo, ha ritardato il processo di chiarificazione, ha compromesso l'avvenire poiì-_ 1tico <lei laici oltre i limiti nei quali tale sacrificio si rendeva necessario, ha consentito alla D.C. di mascherare la sua crisi di fondo, le ha perlmesso di continuare ad erigere le sue fortune sul cedimento della demorazia laica. Le conseguenze di questa situazione si sono accumulate e sono apparse drammaticamente evidenti con gli ultimi avvenimenti, con le elezioni del Presidente della Repubblica, del Presidente della Camera e con la crisi di governo. I partiti laici non possono più stare al governo con la D.C., pena il loro completo esautoramento. La sempre più profonda penetrazione dei cattolici nella vita politica, sociale, culturale del Paese, l'affievolimento dell'azione del Partito Comunista, che non è più sorretto dalla situazione inter11azionale e dalla situazione sindacale interna, indicano che una dialettica fra cattolici e laici si impone, e che la forza laica. deve prendere terr1pestivamente coscienza dei suoi nuovi compiti. Nel momento in cui il Partito Socialista Italiano, d.opo avere strettamente legato le sue sorti '[10] Bibloteca Gir:io Bianco
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