Nord e Sud - anno II - n. 6 - maggio 1955

• cheggiatrici; aiutato anzi da un certo dissidio determinatosi tra i locali leaders del partito comunista, la cui sezione è oggi in gestione commissariale. Così l'erosione, iniziatasi un anno fa con la defezione di alcuni attivisti, tra cui il capocellula Ursu, ha avuto modo di consolidarsi, coinvolgendo una trentina di persone, la cui attuale adesione al partito di maggioranza pare avvenuta prevalentemente su basi di convincimento ideologico. Hanno ritenuto la D.C. capace di tutelare i loro interessi di « cauzi cttrti » (calzoni corti) anche contro quelli dei « cauzi longhi >>,hanno visto cioè in essa quell'altro partito dei lavoratori>>, di cui parlava Benincasa Alfonso, il quotista comunista di Strongoli; e non hanno avuto difficoltà- a preferirlo, anche per la maggiore tangibilità delle sue realizzazioni. È questo dunque un caso dove il cambiamento di colore politico presenta caratteri di maggiore serietà; tuttavia, bisogna tener presente ancora altri fattori, per essere i11grado di dare una esatta valutazione. Cioè, anzitutto, una estrema incertezza delle opinioni politiche e dei risultati elettorali della zona: valgano come esempio i tre contrastanti responsi dati nel giro di un sol anno dalle urne del vicino comune di Pallagorio, distante meno di una diecina di chilometri, ad una altitudine di 560 metri, con una popolazione di 2.278 abitanti. La maggioranza comunista delle amministrative del 1952 subì una forte flessione nelle elezioni suppletive per il collegio provinciale, che ebbero luogo nel novembre dello stesso anno; si consolidò invece nelle elezioni politiche del 1953. Questa oscillazione non è da attribuirsi a influenze personali del candidato democristiano al consiglio provinciale, in quanto questi, poco conosciuto nella zona, apparteneva ad un altro comune, distante una trentina di chilometri da Pallagorio. V'è però da registrare una strana coincidenza tra l'incremento dei voti democristiani nelle elezioni di novembre e la distribuzione di fertilizzanti e sementi che si veniva facendo in quei giorni. Se si tiene presente cl1e le conversioni di Verzino si sono verificate in prevalenza dopo l'inizio dei lavori pubblici e in maggioranza fra coloro che, partecipandovi, ne hanno ritratto i maggiori benefici, per quanto le concordi dichiarazioni degli interessati e di opposti esponenti politici sembrerebbero escludere pressioni fondate sulla minaccia di un allontanamento dal lavoro, sorge il dubbio che la cessazione dei lavori straordinari possa determinare un fenomeno di riflusso. Cosa questa del resto temuta dagli stess~dirige11tidemocristiani, cl1e [88] BiblotecaGino Bianco

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