anziani, hanno perduto gran parte della carica rivolùzionaria che li animava; e, per quanto ciascuno sia convinto d'aver avuto una quota peggiore di quella del vicino, non sono scontenti delle condizioni raggiunte: qual~ cuno ne è persino grato « a De Gasperi chi ndi vorsi beni» (a De Gasperi che ci ha voluto bene). Ma una tale opinione è meno generalizzata di quanto potrebbe credere chi vedesse nella cerimonia di consegna dei contratti definitivi, la folla che gremi'sce il cinema locale, spellandosi le mani ad _ applaudire (in una atmosfera di ufficialità con gran spiegamento di forza pubblica e corteggio di autorità), ed ascoltando i discorsi dei fu11zionari e degli uomini politici, interrotti di tanto in tanto dagli osanna d'uno scalmanato che si protende pericolosamente dal suo palco: il segretario c.lellalocale Democrazia Cristiana, caposquadra dell'Opera Sila. In quella folla, insieme alla vecchia contadina che mitraglia di confetti le autorità mentre riceve il contratto definitivo, insieme ai convinti e insierne agli agnostici, v'erano molti che, presi ad uno ad u110,confessavano d'applaudire per timore, per il timore di non ottenere quel lavoro necessario a far quadrare i loro bilanci di quotisti, ancora magri per i primi anni, fino a quando cioè i poderi, entrati in piena produttività, non abbiano acquistato 1.~narelativa autosufficienza economica. I lavori, oltre la strada messa ora in cantiere, sono al solito quelli che l'Opera compie direttamente, procedendo all'appoderamento del latifondo; e per i quali deve assumere a preferenza quei quotisti che traggono diretta utilità dalle opere eseguite. Questi ultimi, essendo Papanice uno dei rarissimi centri dove le pressioni politiche cominciano a farsi avvertire sul mercato del lavoro, temono che, -sfuggendo al ·controllo delle organizzazioni sindacali, le assunzioni nominative superino il 10% concesso dalla legge, e qualcuno comincia a mettersi al sicuro, consegnando la propria tessera comunista. Qualche altro invece lo fa per avere un lavoro qualsiasi, di sorveglianza o anche di grado inf eriore, essendo privo di occupazione stabile o non avendo avuto la quota, perchè scapolo al tempo delle assegnazioni. Ma questi fenomeni rim~ngono sporadici, determinati come sono da motivi vari, che vanno dal dissidio con i dirigenti locali, o fra di essi, fino ad una lenta opera di convinzione che in alcuni individui pare sincera; non assumono un aspetto collettivo fino a quando non avviene un fatto nuovo, determinante, che decide i dubpiosi, strumentalizzando problemi strettamente locali a fini BiblotecaGino Bianco
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