Emigranti in Francia Ad ogni crisi di governo si ripropongono in Francia i medesimi problemi, di un maggiore impulso produttivistico e degli indirizzi di politica economica; i medesi1ni insuperabili contrasti, cioè, fra coloro che vorrebbero eternare il sistema di protezioni doganali e di sovvenzioni da parte dello Stato, attualmente in vigore, ed i fautori di una politica di liberazione degli scambi che porti invece la Francia ad allinearsi, gradualmente, alle condizioni del mercato mondiale. Sostengono infatti i neo-liberisti che, superata la prima fase di assestamento ed i sacrifici che essa comporta, l'intera vita economica del paese ne sarebbe rinvigorita, con evidente vantaggio degli operatori economici di tutte le categorie e con sicuro beneficio per tutte le classi sociali. I mali di cui soffre la Francia, ed ai quali si vorrebbe in tal modo porre rimedio, sono, del resto, antichi qt1anto notissimi; da tempo infatti gli economisti li hanno diagnosticati - e nessuno in Francia contesta l'esattezza della diagnosi - ed il lungo. elenco di essi si ripete ormai annualmente, con deprimente monotonia, nelle pagine del rapporto generale dell'OECE, dedicato all'esame della situazione dei vari paesi membri dell'Organizzazione. L'economia francese, che dalla fine della prima guerra mondiale ha subito numerose crisi, mostra infatti tuttora i segni di un pericoloso ristagno: e così, il reddito nazionale, il quale, assumendosi l'anno 1913 come anno base,, era a quell'epoca uguale a 100, dieci anni dopo si rivelava, a prezzi costanti~ completamente immutato e stazionario; saliva, è vero, a 125 nel 1930, ma ridiscendeva quindi precipitosamente a 106 otto anni dopo, per fissarsi solo nel I 952 a quota 134. Gli indici della produzione industriale, chiamati in causa, confermano il fenomeno in tutta la sua gravità: perchè, per il periodo ..in considerazione, essi sono rispettivamente i seguenti: 1913= 100; 1923=88; 1930=140; 1938=104; 1952:=143. Ciò significa, in altre parole, che, oggi, nel settore inàustriale, si produce in Francia poco più (143 invece di 140) di venticinque anni fa. Nè più brillante è la situazione dell'agricoltura, dato che soltanto nel I 948 è stata raggiunta la media della produzione registrata prima della guerra e che da allora ad oggi, con varie vicende, si è avuto un incremento medio annuo pari all'l %- Più preoccupante di tutti, e in un certo senso maggiormente indicativo del ristagno generale, è il settore delle costruzioni civili, il cui numero-indice è inferiore della metà a quello del 1930, anno di maggiore incremento edilizio per tutta la Francia, e rimane del 30% al di sotto di quello del 1913. Ora, quando si pensi che questo paese è ricco di risorse naturali e ne è anzi uno dei più dotati d'Europa; che esso ha un tasso di natalità modesto (tale comunque da non creare situazioni di tensione sul mercato del lavoro);·. che, infine, fra prestiti ed aiuti americani, esso ha goduto finora, rispetto a: Bibloteca Gino Bianéo
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