gnori fanno regolarmente la loro apparizione sullo schermo, circondati da esponenti della classe politica regionale, questi solitamente vestiti con trasa11datezza, secondo le regole d'una democrazia sciamannata e confusionaria, e da signore che si sono invece vestite eviàentemente a festa per la circostanza. Si procede all'inaugurazione di opere pubbliche o di qualche modesto nuovo cantiere i11dustriale, con relativo taglio. di nastri e lampeggiamento di / laishes e di sorrisi, mentre la voce dell'annunciatore recita, su un tono ,di canto gregoriano, i titoli ufficiali degli intervenuti alla cerimonia, e gli elogi dell'operosità siciliana o del governo regio11ale, secondo i casi. La scena si ripete ogni volta con variazioni occasionali, ma sostanzialmente è sempre la stessa: si direbbe che sia stata ripresa, a guisa di provino d'un gruppo di comparse, in un teatro di posa, e che un regista esigente l'abbia fatta ripe~ tere più volte, senza per altro mai ottenere che riuscisse decisamente meglio della volta precedente. Ora, i11tendiamoci: il cardinale in questione, e gli altri eminenti dignitari ecclesiastici che fa11no da « stelle » d'una cinematografia d'occasione, son tutti dei sant'uomini, e noi li consideriamo co,n dovuto rispetto quando li vediamo assolvere alle loro funzioni religiose, cui riescono a conferire quella solennità e quel prestigio e decoro formale, che ~trapparono i !Iloti versi ammirativi persino a quel poco di buono ch'era l'Alfieri, e che nel presente caso invece ahimè mancano. I componenti del « governo regionale », o per essere precisi, della Giunta Regionale (come vien designata nello Statuto della Regione, be11chè l'equivoca ed infelice espressione di « Governo della Regione » ricorra in alcuni articoli dello stesso), sono degli uomini politici • benemeriti per avere assolto ad un compito, certo non facile, com'era quello di dar vita ad un organismo amministrativo nato asfittico e per intervento chirurgico; e questo lo riconoscian10. Le signore agghindate che fanno corona hanno poi un'aria così ingenuamente emozionata od eccitata, che non possiamo fare a meno di osservarle con ogni benevola indulgenza. Ma le « Notizie dalla Sicilia» consistono forse nel darci costantemente loro buone nuove, informandoci della loro vispa salute, come nelle prime lettere che la recluta manda a casa? (« Cara Mamma e caro Papà, come state? Io sto bene, e son contento del rancio; i superi ori sono contenti di me »). Sorge il terribile sospetto, che un segreto patto intercorso fra il produttore del do- :Cumentario e gli esponenti politici regionali costringa l'operatore a dedicare i pochi metri di pellicola a sua disposizione ai « primi piani » delle Autorità in pia compagnia, forse a scopo di edificazione degli spettatori isolani, nelle -ct1imenti qt1ei nomi e quei volti vanno bene impressi, perchè se ne ricordino .alle prossime elezioni regionali. La faccenda prende però un tono così stucchevole e un tantino arrogante da Film Luce e << opere del regime », da destare dei sentimenti pochissimo comprensivi e dc.Ile reazioni alquanto para- .dossali nell'animo del pubblico. Un po' di discrezione personale, e lasciar Bibloteca Gino Bianco
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