Nord e Sud - anno II - n. 6 - maggio 1955

Editoriale· Con l'elezione alla Presidenza della Repubblica dell'on. Gronchi - al quale inviamo il nostro rispettoso saluto, fiduciosi nell'uomo come nelle istituzioni - si sono rimescolate tutte le carte della cosiddetta "chiarificazione". Nel momento in cui scriviamo due sono le ipotesi correnti: attendere dalle elezioni in Sicilia più precise indicazioni o aprire la crisi di governo senza attendere ulteriori scadenze. Nell'uno come nell'altro caso le elezioni siciliane si svolgeranno quindi in un clima di grave incertezza; e ,:omunque sono queste elezioni che vengono ora in primo pz·anoa determinare i prossimi sviluppi della vita politica itcdiana. Infatti, pur dovendOfSi avvertire che la Sicilia resta sempre soltanto una regione del Paese - e quindi l'indicazione politica che si dovrà trarre dai risultati elettorali resta itn'indicazione limi.tata e localizzata-, siamo alla vigilia di una prova che, più o meno, ci dirà cosa è avvenuto nel Sud dopo il 7 giugno. Volgiamo quindi la nostra attenzione verso l'Isola. Il Partito Repubblicano e i socialdemocratici presenteranno liste comuni in tutti i collegi della Sicilia e condurranno una battaglia di opposizione rispetto alla D.C. ed alle sue alleanze nell'Isola. Battaglia di opposizione non solo contro quelle alleanze che hanno gove,.nato la Regione dal 1951; ma anche contro la politica che esse irtiplicavano ed implicano e che nelle vicende recentissime della legge elettorale s'è di nuovo manifestata nella disposizione della D.C. a protrarre oltre la prova delle urne la collaborazione con le destre monarchiche e fasciste, menomando al tempo stesso le possibilità di ripresa dei partiti di centro-sinistra.. I comunisti avevano reagito prontamente, offrendo ai partiti demo- .. Bibloteca Gino Bianco

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