Nord e Sud - anno II - n. 6 - maggio 1955

dell'UIL si vanno sempre più decisamente accostando (1 3 ). La importanza di una tale impostazione è destinata a farsi vieppiù chiara, quando il prevedibile superamento dei motivi contingenti che hanno provocato la reazione operaia alla politica della CGIL porrà in termini meno facili il problema del ricambio. È questa una prospettiva concreta alla quale l'UIL deve essere preparata, a Napoli non meno che altrove. E, soprattutto, comandano di ingaggiare anche nella metropoli meridionale la battaglia per l'UIL quelle stesse ragioni che comandano di combattervi la battaglia per la democrazia laica. Solo dalla presenza di un f~rte nucleo di lavoratori indipendenti dalle centrali sindacali socialcomuniste e da quelle cattoliche e tuttavia chiaramente impegnati per la costruzione delle istituzioni democratiche può scaturire quella articolazione delle forze e quella possibilità di dialogo e di confronto, che sono necessarie a tutto il movimento democratico meridionale, per stimolarne lo sviluppo, per risolverne con una relativa divisione di compiti le eventuali manchevolezze, per garantirne infine la completa integrazione nelle strutture politiche e morali della vita nazionale. ( 13 ) È questo, come è noto, l'orientamento del settimanale La Strada, ufficioso dell'UIL. [37] Bibloteca Gino Bianco

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