dei rapporti disciplinari e delle influenze politiche, che era condizione indispensabile della stessa normalità produttiva. Con ciò non vogliamo negare quel che è evidente: e cioè che una certa pressione padronale esista, che essa si esplichi particolarmente nel1 'ambito dei poteri delle Commissioni interne, che il padronato tenda oggi a resistere con molto minore duttilità alle richieste dei sindacati. Vero è anche che la repressione padronale, se è minacciosa per tutta la vita democratica italiana, è particolarmente grave in queste regioni, in cui i problemi della emancipazione civile sono più aperti ed urgenti e in cui è cro11ico (a tacer d'altro) lo scarso rispetto per le norme dei contratti di lavoro. E ben venga, per tutto ciò, l'inchiesta parlamentare sulle condizioni di vita dei lavoratori nelle fabbriche. Ma, innanzitutto, la pressione padronale si esercita a danno dei sindacati democratici, non meno che di quelli socialcomunisti. È appunto una sua manifestazione il fiorire dei sindacati indipendenti, particolarmente sviluppatisi, come sindacati di comodo, in questi ultimi anni. Alla CIRIO, ad es., la vita è difficile per tutti coloro che contrastino al sindacato padronale, siano rossi o siano bianchi. Altre volte, pur non creando sindacatifantoccio, le direzioni si sono accordate con il sindacato più forte per escludere gli altri e filano così un idillio rotto a quando a quando da rare nubi; situazioni di questo genere e a vantaggio del sindacato socialcomunista si riscontrano a Napoli alla Compagnia del Gas e in alcuni Istituti di Credito e per.fino in qualche settore del pubblico impiego (Intendenza di Finanza). Inoltre, la reazione dei sindacati liberi agli arbitri padronali è stata nei casi di necessità forte e decisa quanto quella dei sindacati rossi, ed è stata assai spesso determinante del buon successo delle rivendicazioni operaie (e). E infine, ugualmente inconsistente è il motivo del ricatto delle « commesse», <lacchèl'emorragia dei voti della CGIL si produce anche in aziende che con le << commesse » non hanno nulla a che fare; come è anche ( 6 ) Un deciso contegno tenne, ad esempio, la CISL nell' << affare Petraroli ». Questi, direttore dello stabilimento ILVA di Bagnoli e uomo verso il quale i socialcomunisti avevano più d'un motivo di non essere ingrati, venuto a contrasto con i dipendenti, fra altre arbitrarie misure, proclamò anche la serrata, provocando l'intervento del Prefetto e guadagnandosi la rimozione dal suo posto e il trasferimento in Liguria. BiblotecaGino Bianco
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