Nord e Sud - anno II - n. 6 - maggio 1955

-sindacali del proletariato italiano e passato dalla fase della cronaca spicciola e del quasi indiscusso stato di fatto alla fase dinamica di una lotta per la supremazia, che entra fra i primi piani della vita nazionale. L'episodio torinese, infatti, mentre smentisce il mito dell'equivalenza proletariato-comunismo, e mentre dà nuovo slancio e disserra definitivamente un vasto campo d'azione a quel processo di espansione democratica, in cui sono riposte tutte le nostre speranze di conseguire un più alto livello civile, fornisce contemporaneamente alcune indicazioni politiche di ordine generale e di non trascurabile rilievo:· fra cui, certamente primeggiante, la rinverdita ,qualificazione democratica, derivante alle forze di centro-sinistra dal suc- ~cessoconseguito dalle liste dell'U .I.L.. I risultati delle elezioni sindacali napoletane vanno letti appunto a questa luce. Ne deriveranno istruttive indicazioni non solo nei riguardi degli attuali orientamenti del mondo operaio napoletano, ma soprattutto nei riguardi delle prospettive di una più intensa azione democratica in tutto il Mezzogiorno. Di questo l'anello suburbano di Napoli costituisce la zona più industrializzata, e come tale è zona di altissimo interesse nella strategia comunista di << alleanza fra :classe operaia del Nord e classe contadina del Sud>>.Non per niente ai comunisti napoletani l'on. Togliatti assegnava (or volge l'anno) particolari compiti: «espressione», egli diceva, « della politica che noi conduciamo nei confronti di tutta l'Italia meridionale » (1 ). Il comunismo 11apoletanodovrebbe, infatti ,avere il duplice ruolo di avanguardia della lotta sovversiva nel Mezzogiorno e di materiale anello di congiunzione, geografico ed umano, fra la campagna meridionale e il proletariato settentrionale. Un eventuale indebolimento delle posizioni del comunismo fra gli operai napoletani colpirebbe pertanto lo schieramento del P.C.I. in un punto molto sensibile, nella saldatura, cioè, fra le due ali da cui esso muove il suo attacco allo Stato democratico. Un tale indebolimento avrebbe, inoltre, ripercussioni rovinose non solo sulla strategia, bensì anche sulla tattica comunista, poichè - data l'accentuazione nel Mezzogiorno del metodo trasformista e frontista - porrebbe in termini più drastici le divergenze tra quella che si è convenuto di chiamare linea Togliatti e quella che si è convenuto di chiamare linea Secchia~Ma passiamo alle cifre. ( 1 ) Cfr. Cronache A1eridionali", anno I n. 6. Bibloteca Gino Bianco

RkJQdWJsaXNoZXIy MTExMDY2NQ==