capitalistica può riguadagnare un posto abbastanza grande nell'agricoltura meridionale. Tale posto può esserle assicurato, con generale vantaggio, grazie alla superiorità tecnica ed economica che la maggior dimensione del1'impresa, la maggior disponibilità di capitali, il più facile ricorso al credito e la più solida situazione rispetto all'instabilità dei mercati sempre assicureranno alla media e grande impresa rispetto all'impresa familiare. In particolare, nei luoghi nei quali deve ancora attuarsi un radicale processo di trasformazione fondiaria, ogni sforzo deve essere fatto per facilitare la ripresa e il consolidamento di questo tipo d'impresa, che meglio e più agilmente di altri si è dimostrato capace di attuare lo sforzo rapido e massiccio della trasformazione degli ordinamenti agrari. 3) Opportunità di determinare un processo di diradamento e stabilizzazione delle imprese familiari contadine ed opportunità di riguadagnare spazio alle imprese· capitalistiche non si contraddicono, ma solo convergono a dimostrare la convenienza per la collettività di scoraggiare e progressivamente eliminare le forme « redditiere » di godimento della proprietà terriera. La possibilità giuridica e pratica della scissione tra l'impresa e la proprietà terriera ha, infatti, progressivamente tolto a questa il carattere funzionale e ne ha di conseguenza accentuato il carattere di privilegio sociale e monopolistico. Le rendite e i valori fondiari, sotto la pressione di popolazioni agricole troppo dense e della periodica svalt1tazione degli altri beni, hanno assunto troppo spesso valori monopolistici ben diversi da quelli differenziali, che soli l'analisi economica giustifica, e in quanto tali hanno rappresentato ostacolo alla stabilità delle imprese e al progresso dell'agricoitura. La eliminazione della proprietà <<redditiera>>,privilegiata e senza alcuna funzione, se non accidentale, nel processo produttivo, è, pertanto, nell'interesse della collettività, anche se il processo, attraverso il quale essa si attuasse, dovrebbe tener conto del fatto che a una tal proprietà « redditiera >>sono oggi interessate vaste categorie sociali, che può non convenire di espropriare improvvisamente e unilateralmente. * * * Ho voluto dare alle tesi sopra esposte la formulazione più esplicita perchè ritengo che solo affrontando il problema alla radice è possibile eliminare gli equivoci nei quali continuamente ci si dibatte nella trattazione Bibloteca Gino Bianco
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