oggi _praticamente non esistono nel Mezzogiorno, possono sorgervi - come sono sorte altrove - solo se saranno l'espressione di un processo educativo <li piccoli e medi imprenditori, sufficientemente solidi per poter guardare all'avvenire e sufficientemente omogenei per non temere d'esser schiacciati dai più grandi di loro. Il rafforzamento e la stabilizzazione delle imprese nel senso ora indicato non è, tuttavia, un processo facile, ma tale che può realizzarsi soltanto attraverso la selezione e il riordinamento delle imprese esistenti, ossia attraverso la revisione della loro stessa ampiezza e composizione, dei rapporti ' che le legano alla proprietà terriera, dell'impiego di mano d'opera che le • cara tter1zza. Entriamo così nel tema centrale di quest'articolo e ci ricolleghiamo all'articolo precedente. Il riordinamento delle imprese agricole del Mezzogiorno ed una sostanziale ri.duzione nell'impiego di mano d'opera da parte loro sono, come gli altri aspetti che sopra si elencavano - stabilità delle imprese e loro organizzazione cooperativa - le condizioni stesse del rinnovamento e dello sviluppo dell'agricoltura meridionale, ma nello stesso tempo debbono necessariamente essere il risultato di una specifica politica agraria. * * * Dopo questa premessa, che fissa i caratteri e le necessità dell'avvenire, possiamo finalmente trarre le conseguenze della lunga analisi esposta nell'articolo precedente. In quell'articolo si è dimostrato come, nello spazio di meno di due secoli, l'agricoltura meridionale abbia subìto un doppio processo evolutivo. Durante i primi 130 anni, dal 1750 al 1880, l'iniziativa della trasformazione è rimasta nelle mani della nuova proprietà borghese, che si è dimostrata capace non soltanto di liquidare le forme precedenti di possesso terriero dell'applicazione di alcuni mezzi tecnici (irrigazione, lotta• contro le cause nemiche) e principalmente della conservazione, collocamento e trasformazione dei prodotti - esse risultano efficaci solo se gli impianti e l'organizzazione sono ben ampi ed articolati e se, nello stesso tempo, questi riescono a combinare una tale loro caratteristica con la diretta, individuale partecipazione dei singoli, ossia se si organizzano nelle forme cooperative. Bibloteca Gino Bianco
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