un malinteso umorismo, che batte sempre su un niedesimo tasto: nel predire, cioè, al nostro co1llaboratore, un avvenire di fervido miJ.,ticismo religi<1,so. 1 « Il Giarrizzo _ soSitiene A. P. _ essendo giovane avrà tutto il tempo di finire beato con il ritratto di Croce e di S. 1'ommaso sullo ~capolare »; << ecco il vero precursore per il nostro gioviale giovane _ egli rincalza _ e precursore ' culto', che incoraggiava gli spettacoli di corte, il teatro e compiva pellegrinaggi religiosi: Ercole I d'Este »; « Ad mai ora! - augura ancora A. P. nella chiusa _ come si, dice ai sacerdot,i novelli ... Don Giarrizzo ». Cosa c'entrino S. Tommaso, gli sçapolari, i pellegrinaggi religiosi ed i sacerdoti novelli con la polem,ica di Giarrizzo contro gli intellettuali scopertisi populisti, non ci fu dato di capire: resta soltanto lo stile da GUF con cui reagiscono, quando si sentono a diJagio, qu,esti populisti che, dopotutto, sono altrettanto pittoreschi di coloro che, con lo stile scarfoglies.co, ci hanno ind.irizzato, sulle orme illustri e sgrammaticate di Ferdinando II, le loro « veementi imprecazioni n dall' « Abruzzo della gentilezza ». I quadri della gioventù, liberale sono stati selezionati attraverso i corsi ~iovanili di Bergamo, Sorrento, Santa Marinella, Acqui, tra l'autunno del 1952 e la primavera del 1953. Organizzatore appassionato di quei corsi fu l" On. Badini Gonfalonieri. Conosciamo uno per uno i giovani che hanno f requeritato, i corsi liberale del 1952-53; e non saremo certo noi a stupirci che tutti i migliori tra di essi, nessuno escluso, anche quelli di cui si diceva che erano incerti o che addirittura si trova~ero allineati sulle posizioni della Segreteria, si siano trovati _ a Bologna, nel Congresso Nazionale della Gioventù Liberale Italiana _ dalla parte della opposizione di sinistra, risolutamente accusan:do il deteriore classismo cui si ispira la Segreteria Malagodi. Così nel bilancio liell'on. Malagodi si può iscr-ivere: contributo rilevante alla crisi del governo e alla crisi della maggioranza parlamentare; responsabilità diretta nella crisi dell' Un-i{tcazione e nella criisi della gioventiì liberale. A proposito della quale si deve aggiungere che è motivo di conforto · il fatto che i giovani non vogliano essere soltanto degli attivisti e dei funzionari, che siano sensibili a certe ripulse, che intend·ano il liberalismo secondo la tradizione e non secondo le interpretazioni delle organizzazioni sindacali che hanno inventato il malagodz.,smo. Non fu per "malagodizzare" il liberalismo che ci incontrammo a Bergamo, a Sàlerno, a Santa Marinella. Questo lo sa bene anche l'amico Badini. Ma allora· perché recarsi a Bologna in funzione malagodiana? Voleva forse, l'a1nzco Badini, conquistare alla causa della Segreteria le adesioni di Ferrara, Ungari, Pannella) Ardenti, Bagarotto, Golzio? In tal caso· la sua missione era fallita in partenza. Voleva impedire che a quelli si associassero altri? In tal BiblotecaGino Bianco , .. f
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