quest.o mese si è inaugurato a Napoli il nuovo stabilimento della Olivetti, la quale ha formato le sue maestranze in un tempo relativamente breve, applicando i suoi evoluti criteri scientifici, dai quali molto si potrebbe ricavare p·er quanto concerne un più vasto impegno dello Stato a difjondere l'istruzione tecnica nel Mezzogiorno: in tutti i suoi gradi e con s'i,stem.i più, moderni, o meno approssimativi di quelli che presiedono attualmente allo svi,- litppo di questo delicatissimo settore della pubblica istruzione. L'esempio della Olivetti vale anche per confermare altre considerazioni che si leggono nel rapporto ginevrino. Ivi si legge in/ atti che « nei più ricchi paesi d'Europa, sembra che non solo le maggiori città) ma anche altre regioni altamente industrializzate siano giunte ad un punto in cui la percentuale della popolazione occupata nell'industria comincia a diminuire, poichè la percentuale impiegata nei servizi aumenta più di qu,anto non diminuisca la già esigua occupazione in agricoltura ». Ji'ien fatto subito di pensare al Piemonte e alla Lombardia. Come vien fatto subito di pen,sare al Mezzogiorno quando nel rapporto ginevrino si legge: « Sembra, pertanto) sia decisamente consigliabile cercare di trasferire· nelle regioni nelle quali si desidera un aumento dell'occupazione industriale le industrie in espansione e quelle labour-intensive, e non già indirizzarle verso quelle regi on-i in cui non si vuole aumentare l'occupazione industriale ». Impiantando un nuovo stabilimento a Pozzuoli, anzichè ampliare per esempio quello di Ivrea, la Olivetti ha anticipato questo consiglio degli esperti di Ginevra e ha segnato una strada che può e deve essere seguita anche da altri: non c'è .soltanto Ivrea come possibile punto di partenza e non c'è soltanto Pozzuoli come possibile punto di arrivo di questa strada, ove le grandi indwtrie italiane voles~ero attenersi, secondo i loro stessi interessi) ai risultati dello studio di Ginevra e dell'esperienza di Olivetti. È un discorso che ci auguriamo di riprendere al più presto) in termini molto più, ampi. ìvla l'occasione offertaci dallo stab-ilimento di Pozzuoli inauguratosi in questi giorni era tale da doversi appunto anticipare queste brevi considerazioni e collegarle a quanto già ~iamo venuti dicendo a prop,osit'o ài una « politica per la città » nel Mezzogiorno (Nord e Sud, a. II) n. 3; a. II, n. 6). L'IMPROVVISA DECISIONE governativa del trasferimento della sede armatoriale delle motonavi Saturnia e Vulcania da Napoli a Trieste) unitamente alle previsioni degli ulteriori, immancabili spostamenti che da quello trarranno origine (come, p. es., lo spostamento del Conte Biancamano e del Conte Grande da Genova a Napoli), ha destato, lo scor~o aprile., un vivace fermento nelle principali città marinare del paese. In ognuna delle città, le rispettive Camere di Commercio, gli Enti e i Sindacati portuali, la stampa quotid'iana e l'opinione pubblica, han.no concorso con quasi generale uniI ormità di accenti alle accese polemiche ,., pro domo sua": le rivendicazioni Bibloteca Gino Bianco •
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