È sufficiente un così breve accenno alle vie per le quali l'agricoltura meridionale può solo rinnovarsi e svilupparsi, per intendere quanto profonde debbano essere le trasformazioni strutturali e organizzative nella società agricola meridionale. Da un lato, infatti, quelle innovazioni, dovendosi e potendosi solo realizzare attraverso l'azione del singolo e sotto lo stimolo della sua individuale convenienza, richiedono una continuità e una stabilità delle imprese individuali molto maggiori di quelle che attualmente caratterizzano la situazione delle imprese agricole del Mezzogiorno. Dall'altro lato, quelle . stesse innovazioni, dovendosi e potendosi solo attuare attraverso l'accordo e lo sforzo cooperativo degli operatori economici, richiedono la costituzione e la continuità di azione di salde organizzazioni cooperative (4 ). Queste, che finali, corrispondenti ad una situazione nella quale gli uomini siano conservati all'agricoltura non perchè non sanno dove altrimenti andare, ma perchè nell'agricoltura trovano un'occupazione, un reddito, un soddisfacimento dei propri bisogni altrettanto elevati quanto quelli che potrebbero trovare nelle attività non agricole. È, infatti, a questa prospettiva che dobbiamo anche noi, seppure con l'anticipo di qualche decennio, cominciare a guardare, come oran1ai fanno le popolazioni agricole degli altri paesi europei, modernamente sviluppati. Ciò non toglie che, prima di raggiungere una tale situazione, occorrerà passare attraverso altre situazioni intermedie nelle quali il processo di sfollamento delle campagne, di modifica dei rapporti contrattuali, di ordinamento delle imprese, sarà tutt'altro che compiuto e porrà, con la sua incompletezza, problemi difficili e soluzioni meno razionali. In quest'articolo, tuttavia, dedicato ad illustrare, per così dire, la conclusione secolare di una evoluzione secolare, su queste fasi intermedie e gli infiniti loro aspetti e problemi di proposito non ci si vuol fermare. ( 4 ) Questa duplice affermazione può apparire contraddittoria e non lo è. La caratteristica delle innovazioni tecniche in agricoltura, delle quali si è fatto cenno sopra, è, infatti, duplice. Da un lato esse sono capaci di dare tutto il loro rendimento solo se applicate con estrema diligenza, quale è appunto solo pensabile da parte di produttori autonomi, educati e personalmente interessati alla produzione come tali - ed è questo il caso della più gran parte delle operazioni colturali -; esse risultano cioè più efficaci se l'azienda in cui si attuano è piccola e sotto 'il continuo e diretto controllo del produttore. . ., Dall'altro, esse si riferiscono all'azione congiunta di tutti i produttori di un~ determinata zona, ossia ad operazioni su vasta scala. Come tali - ed è questo il caso Bibloteca Gino Bianco
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