Più rilevante è la relativamente scarsa presenza dell'U1iità in una zona - che come questa - è contrassegnata da una grande prevalenza popolare: la ragione è da ricercare nella qualità specifica di questo ambiente popolare, del tutto privo delle attribuzioni e della mentalità di un proletariato moderno, ma dedito ad attività sporadiche e mal definite, e politicamente più proclive ai richiami della destra locale (rappresentata, nel caso specifico, da un consigliere comunale aderente al partito monarchico covelliano) anzichè disposto a farsi inquadrare nella politica delle sinistre: la penetrazione della stampa di partito trova dei limiti obiettivi nel carattere antiquato della struttura sociale di questa plebe di piccolissimi affaristi e di contrabbandieri; tanto è vero che il Roma, in conseguenza della scissione monarchica, non ha subìto alcun calo nelle vendite; come a dire, appunto, che non è stato mai inteso come organo di partito, nè prima, nè dopo la scissione. Nell'ambito dei giornali della sera si nota una rilevante affermazione del Corrieredi Napoli, del t11ttocomprensibile dato il tono estremamente divulgativo e tradizionalmente popolaresco del giornale. Tra i giornali roman~ mentre praticamente nulla è l'influenza del Giornale d'Italia (il quale anche ai suoi tempi d'oro reclutava i suoi lettori quasi esclusivamente presso gli strati borghesi), più significativa è la presenza del Paese-Sera, giornale complessivamente fatto meglio, con maggiore sensibilità per la notizia del giorno e con una più moderna impostazione scandalistica, che gli procura un numero - sebbene limitato - di amatori, a preferenza del più mediocre suo concorrente. Il sondaggio delle edicole << can1pione >> mentre conferma che per molti giornali vi sono pochi lettori, rivela dunque due situazioni diverse, nei quartieri centrali e in quelli residenziali: nei primi la concorrenza tra Il Mattino e il Roma diviene più stretta, e si risolve spesso nella sia pur lieve prevalenza del giornale monarchico. Il maggior distacco a favore de Il Mattino nei quartieri residenziali, d'altro canto, fa sì che quest'ultimo mantenga la sua superiorità rispetto al rivale. Fin qui i risultati della nostra interpretazione. Poche considerazioni emergono, dirette e spontanee, a concludere l'esame di questi dati. Nessun [1o6] Bibloteca Gino Bianco
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