migliore offerto dall'attuale livello della stampa quotidiana edita a Napoli (cfr. Nord e Sud, a. I, n. 1). Il Roma basa la sua diffusione su un vecchio << avviamento >>,simile ... a quello di cui si giova Il Mattino, ma originato dalla reputazione di testata « popolare » che il quotidiano si è sforzato di mantenere attraverso la sua lunga esistenza. Questa tendenza «.. popolare», e quindi moderna, sarebbe incrementata dalla impostazione tipografica, i cui meriti esteriori spesso languiscono nel pessimo gusto dei titoli e nella pescecanistica ostentazione di doviziosi mezzi tecnici. Altra malattia che affligge il Roma, frustrandone i tentativi di espansione, è l'ipertrofia laurina alimentata dai fedelissimi del Comandante e dai più notevoli esponenti del servilismo che è divenuto patrimonio di un gruppo di giornalisti napoletani di scuola fascista. (Cfr. Nord e Sud, a. II, n. 3). Il Corriere di Napoli fonda la sua modesta diffusione, conseguita del resto in una situazione di monopolio, sulla suggestione esercitabile con il titolo allarmistico che, a dispetto di ogni norma di costume e regola estetica, viene costruito, con arbitrari processi di generalizzazione ed interpretazione, sulla base dell'ultima notizia sensazionale fornita dalle agenzie e dai corrispondenti nell' << ora di punta». La relativa vivacità della cronaca amministrativa è conseguente alla funzione di << avanguardia » che, nell'ambito della stessa azienda editoriale, Il Corriere di Napoli svolge rispetto a Il Mattino, nei settori in cui quest'ultimo deve mantenere una linea di maggiore prudenza. Dei giornali romani, Il Popolo e il Quotidiano svolgono più che altro una funzione di rappresentanza, e la loro diffusione è basata esclusivamente sugli abbonamenti sottoscritti dalle sezioni delle organizzazioni cui i due giornali rispettivamente fanno capo. Più interessanti sono i dt1e « serali » romani in vendita a Napoli con pagina napoletana. La diffusionede Il Giornaled'Italia, che ha subìto sul mercato napoletano le conseguenze di un sensibile declino qualitativo del giornale, è sostenuta da una sorta di nostalgico attaccamento di qualche gruppo di lettori superstite dell'antica vasta << clientela>> del tradizionale faglio romano, e dal meticoloso controllo effettuato dagli addetti alla distribuzione, il cui sforzo garantisce il mantenimento della vendita su un livello minimo, ma sufficiente per giustificare l'esistenza di una edizione napoletana. Bi_blotecaGino Bianco \,
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