Nord e Sud - anno II - n. 5 - aprile 1955

cilmente colonizzabili, attualmente liberi _dapiccoli possessori e destinabili a soddisfare le esigenze di terra della zona di Picciano-Timmari e, per una piccola parte, della zona de La Martella. I rimanenti 400 ettari dovrebbero acquistarsi dalla proprietà privata ad un prezzo di poco superiore a quello di esproprio attraverso l'O.N.C., ossia ad un prezzo medio oscillante tra L. 400.000 e L. 450.000 per ettaro, costo che è un po' più basso di quello registratò sul mercato libero, eccezion fatta per la zona di Venusio. Prova ne è l'offerta di alcune centinaia di ettari avanzati all'Ente Riforma da proprietari della zona de La Martella al prezzo di L. 400.000 per ettaro, per fondi con· più del 90% di superficie arabile e libera da piccoli possessi. Di fronte, però, alla stringente necessità di giudicare sulla validità ed attuabilità del programma di sfollamento nelle borgate, sono stati interpellati i maggiori proprietari dell'agro di Matera per ottenere un impegno collettivo riguardo alla cessione dei terreni occorrenti per la copertura del fabbisogno. Di fronte alla minaccia dell'esproprio e alla prospettiva di veder alleggeriti gli oneri dell'insediamento stabile dei lavoratori in campagna, i proprietari, riuniti presso il ·Consorzio di Bonifica, hanno deliberato nel senso indicato dai risultati delle indagini in corso. Il Consorzio stesso curerebbe per conto dell'Ente ·Riforma le trattative per l'acquisto dei 400 ettari necessari. Nel complesso l'importo di spesa da prevedersi per l' acquisto di 650 ettari complessivi dei nuovi terreni potrà aggirarsi sui 200 milioni di lire. Nell'esecuzione di queste operazioni, però, l'Ente Riforma, nella sua triplice veste di acquirente e redistributore di terreni, nonchè di esecutore diretto della ricomposizione, assumerebbe, ancor più di oggi, il ruolo dominante nell'applicazione della Legge Speciale dei « Sassi >> nei confronti delle 550 famiglie rurali. In realtà, l'esperienza .de La Martella ha dimostrato quanto importante sia per le famiglie contadine l'assistenza economica che l'Ente Riforma concede ai suoi assegnatori. Se ne sono avute prove tali, che non esistono più dubbi circa il peso che l'assistenza economica assume nel determinare la decisione degli interessati di trasferirsi nelle borgate. Dato per certo, dunque, che la maggioranza delle famiglie soggette al trasferimento ricadranno automaticamente nella sfera della Riforma, sarà ; l'Ente stesso ad estendçr loro l'assistenza economica. Alle famiglie non [86] . Bibloteca Gino Bianco

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