Nord e Sud - anno II - n. 5 - aprile 1955

capaci di determinare il più alto numero di interessi nei confronti dei contadini di « Sassi », delle proprietà private, della Riforma e della Bonifica. Da un punto di vista strettamente economico-agrario, il problema che si pone con maggiore urgenza, nelle nuove zone di insediamento, è quello della ricomposizione fondiaria. Nell'agro di Matera il regime fondiarioagrario è caratterizzato, come abbiamo detto, da una disordinata interferenza della piccolissima proprietà con quella media e grande; ove si consideri anche lo sviluppo della superficie a piccolo affitto, si ha modo di valutare la necessità della ricomposizione fondiaria. Il problema di una totale ricomposizione nell'ambito dell'intero comune è tanto vasto da suggerire un'azione per gradi, cominciando dalle piccole proprietà appartenenti alle famiglie dei « Sassi inabitabili » e, tra queste, dalle famiglie la cui autosufficienza, richiesta per il trasferimento nelle borgate, è subordinata alla ricomposizione. Così, l'autosufficienza delle famiglie di cui alla categoria D è subordinata alla ricomposizione dei terreni dispersi fuori della zona di interesse prevalente, con accentramento nella zona della borgata sede del nuovo insediamento, dove, una volta disponibili dei terreni, converrebbe procedere all'accorpamento. Le due fasi del processo di ricomposizione riguardano, quindi, una superficie di Ha 283 che così si scompone in dettaglio: più di 141 ettari insistono nel territorio medesimo sul quale sorgono o sorgeranno le varie borgate; mentre altrettanti ettari, risultanti fuori delle zone di insediamento, sono da accentrare. In totale 32 famiglie -sono interessate al processo di ricomposizione, con una superficie media per nucleo di Ha 7,83. La ricomposizione fondiaria, nelle due fasi: di accentramento dei terreni verso le zone di maggiore interesse e di accorpamento nell'ambito di queste, si renderà indispensabile per assicurare una buona sistemazione alle famiglie classificate nelle categorie F e G, ossia in quelle categorie per le quali si prevede di ottenere la minima autosufficienza di superficje coltivabile attraverso ricomposizione dei terreni già posseduti in proprietà ed integrazioni di nuova terra. La ricomposizione dei terreni relativi alle 190 famiglie delle due suddette categorie (87 appartenenti alla categoria F é 103 alla categoria G) riguarderebbe, tenuto conto anche delle integrazioni, ettari 1327 che così si scompongono in dettagli: Ha 54r circa nella zona ed Ha 199 fuori della zona in cui verranno edificate le diverse borgate, Bibloteca Gino Bianco

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