Nella pratica attuazione di questo incarico affidato alla Cassa, è risultata evidente la necessità di estendere l'osservazione dei fatti anche alla risoluzione degli urgenti problemi de La Martella e di Venusio, formanti .oggetto di distinto incarico all'Ente Riforma. Si è avvertita l'opportunità, ·pertanto, di coordinare i più importanti aspetti del trasferimento delle famiglie rurali, studiati con unicità di criteri economici e sociali, in pieno accordo fra tutti gli Enti interessati, non solo alla piena applicazione della Legge, quand'anche alla valorizzazione economica del territorio in cui _gli interventi straordinari si esercitano. Nel corso dell'esame delle condizioni obiettive, che influenzano il ~rasferimento delle popolazioni contadine del luogo, si è, anzitutto; ana- 'lizzata la struttura dell'economia rurale di Matera. Nel complesso, infatti, la questione materana si pone come un insieme di effetti che trovano ~appunto la loro causa prima nel regime fondiario-agrario del territorio. Nel secondo Ottocento dominava sovrana la grande proprietà. Era il momento della rivoluzione dell'agricoltura meridionale ed i proprietari della zona, volendo dare al mondo rurale materano un assetto più rispondente alle necessità della produzione agricola, crearono grandi masserie idonee, tra l'altro, a favorire la formazione di uno spirito colo11izzatore in conformità delle nuove esigenze produttive proprie della coltivazione cerealicola dei terreni. Le masserie nacquero e prosperarono, ma in esse lavorarono salariati provenienti da paesi vicini, rifiutandosi il coltivatore materano di abitare continuatamente in campagna. L'importanza del bracciantato agricolo divenne sempre maggiore e lentamente, sotto la pressione di una situazione economica tanto precaria, molti braccianti cominciarono nei periodi di -congiuntura più favorevoli ad acquistare modeste quantità di terra dalle grandi famiglie in decadenza. Da allora il desiderio di possesso crebbe -sempre di più, tanto da spingere il contadino ad « arraffare » dovunque fosse _possibileun piccolo pezzo di terra, nella spçranza di aumentare la ·superficie o di commassare fondi vicini. Si arrivò al punto che non importava più se gli appezzamenti giacessero distanti l'uno dall'altro, ore ed ore di cammino: l'indirizzo produttivo praticato non richiedeva una organizzazione dell'azienda. In tal modo, prima della Riforma, la pro- ·prietà contadina fino ai 30 ettari di ampiezza interessava nel comune di Matera il 39% della superficie catastale; attualmente, dopo la Riforma, [68] Bibloteca Gino Bianco
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