Nord e Sud - anno II - n. 5 - aprile 1955

grotteschi romantici sembra ritrovino, in manifestazioni del genere, gli eroici furori di un'epoca da loro appena intravista, ma vagheggiata attraverso i ricordi e le aspirazioni di una borghesia incosciente. Pochi giorni fa, cc Lotta politica » ci aveva avvertito: cc Solo nel clima della lotta e nella disciplina del combattimento si tempra il militante. Siamo, quindi, per la creazione della Guardia a.ZLa.baro o, comunque la si voglia chiamare, per una formazione volontaristica che sappia porre al servizio del Partito il suo entusiasmo, la sua fede, la sua disciplina. Una formazione a carattere legionario che si ispiri alla Guardia di Ferro di Z. Codrenau ed al suo Statuto ... La Guardia al Labaro dimostrerà prestissimo di saper affrontare in tutta Italia le sue responsabilità». Poi c'è stata la «spedizione» del g maggio. I romantici del Colle Oppio hanno indossata un'uniforme, è stato loro fornito un camion, gli sono state date delle bombe: la loro tragica infantilità si è conclusa nella patetica tragedia dell'autolesionismo. Soffocati dall'obbedienza ad una astratta mito- , logia, è destino che questi giovani sbaglino obiettivo: ferirsi o ferire è sempre una manifestazione di forza, una prova di inso~erente vitalità. Ancora una volta, dopo essersi amputato un braccio nel maldestro tentativo di lanciare ·una bomba, il giovane neofascista del Colle Oppio ricorderà l'epoca formativa dell' « Indomita » e dell' « Audace ». Ancora una volta, inspiegabilmente, egli crederà che << i cazzotti hanno fatto buona politica » (Il Secolo d'Italia). A.M. · L'amministrazione Lauro : accuse o calunnie ? Della crisi al Comune di Napoli si è parlato in queste ultime settimane anche in giornali non napoletani, più o meno filogovernativi, e perciò preoccupati (a torto o a ragione) di gettare molta acqua sul fuoco, e di spedire i loro inviati speciali ad addottrinarsi sull'andamento delle cose amministrative di Napoli non presso l'opposizione (comunale), ma presso la maggioranza di Lauro e presso la redazione che ne è il non sempre abile e furbo portavoce. Del caso Lauro si è scritto fino alla noia su giornali e riviste politiche~ da tre anni a questa parte, ma spesso in modo tale da fare il gioco dell'avversario contro cui si voleva combattere. L'armatore sorrentino, considerato nella sua metamorfosi politica, è uno dei casi più clamorosi di gonfiatura involontaria che la storia del giornalismo conosca: parlandone troppo, o troppo poco a proposito, la stampa nazionale ha finito per ingrandirne le proporzioni fino a 11n liv~l.lo che _lo st~sso Lauro, probabilmente, non avrebbe BiblotecaGino Bianco

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