ed i giovani, che sapevano quali e quanti drammi costasse la Liberazione italiana, accettavano scetticamente quel _tipo di antifascismo, che si era diffuso tra gli insegnanti. Molte avversioni alla democrazia nacquero in quei momenti. Nei quartieri Esquilino e Monti non mancavano le occasioni per dare a questo anticonformismo il mezzo, di esprimersi e realizzarsi praticamente. A Piazza Dante sorse uno dei mercati di residuati americani più importanti degli ultimi anni, un mercato che tuttora sussiste ed ha ormai una precisa funzione. Nella zona, poi, funzionavano diversi bigliardi: gli abitués usavano dividere le loro ore fra le sale da giuoco di via dello Statuto, di via Merulana e di via Gioberti e la fumosa palestra della « Polisportiva Indomita », che faceva co•ncorrenza a quella più nota dell' « Audace », incastrata in una corta parallela di via Cavour. Nella sfera di questi ambienti gravitavano elementi disparati, appostati ai margini della società: pederasti attratti dai muscoli degli sportivi, prostitute, impresari iin cerca di un pugile da sfruttare. I giovani, reduci dall'esperienza repubblichina di Salò, privi ormai di ragioni vitali e scontenti d'un ritorno alla normalità in cui vedevano perso l'epos ed i sogni che 11e avevano incoraggiato le imprese, venivano circondati da uno stuolo di più giovani, avvinti dalla narrazione di gesta temerarie. Il ring dell' « Indomita >> ed i campi della periferia sui quali si esibivano le varie squadre di football della zona rappresentarono la realtà sociale più consistente che si offrisse a molti giovani. Non v'è dubbio che il fattore « educazione familiare » tenda in una città ad essere compromesso dal tipo medesimo di vita che i giovani sono portati a condurre; e non v'è dubbio che la libertà di movimento di questi giovani crei sin dagli inizi aspre situazioni personali, sottratte ad ogni controllo pedagogico. Ma, nei casi che registriamo, operarono, oltre a fattori storici inerenti alla crisi bellica, speciali circostanze sociali. Da una parte v'era una gioventù estraniata dagli accadimenti del proprio tempo, a causa dell'atrocità stessa con la quale i fatti s'erano verificati, avviata frequentamente a studi non consoni alle individuali facoltà ed aspirazioni, oziosa per molti mesi dell'anno per un sistema universitario che nella 1naggioranza dei casi impegna solo saltuariamente. Dall'altra parte esisteva una borghesia che si annoia, perchè priva di interessi e sovente spaesata in un ambiente urbano che le abitudini provinciali le impediscono di· assimilare .interamente. Fu fatale che, trovandosi dopo tanti eccitamenti alle prese con una realtà di ogni giorno così meschina, la gio-ventù cercasse di sedare .i propri turbamenti in un attivismo senza freni morali, assai prossimo, a quel limite oltre il quale l'immorale sconfina nell'illegale. Giovani, cresciuti in famiglie per tradizione contrarie alle iniziative economiche, e dedite alle faticose libere professioni o attività a reddito fisso, avevano scoperto la possibilità di far danaro in modo rapido e sbrigativo: essi non divennero veri e propri commercianti, poichè una siBiblotecaGino Bianco
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