Editoriale In occasione della comparsa di Nord e Sud fu detto, fra l'altro, da parte comunista, che la nostra « alternativa della democrazia moderna» non sembrava poter andare oltre i dati attuali della situa.zione italiana,· e si ci·tava - ad esempio di una nostra sicura rassegnazione a questi dati - il problema dei· monopoli e della loro dilagante infiuenza politica. Poco dopo, da alcune dichiarazioni dell' on. Vanoni, noi abbiamo colto l'occasione per invitare il Comitato dei Ministri per il Mezzo giorno a prendere posizione su un problema molto preciso: « il rapporto che intercorre tra i prezzi dell'energia elettrica e dei concimi da un lato, e i costi dell'industrializzazione e della_trasformazione fondiaria dall'altro lato>>. Perchè, dicevamo, non c'è dubbio che esiste « un nodo monopolistico»- che agisce in senso immediatamente limitativo, e alla lunga negativo, stilla politica d'intervento nel Mezzogiorno. lrioltre, siamo venuti precisando in senso risolutamente antimonopolistico · le nostre posizioni sulla questione dei petroli .. Ma, soprattutto, noi ci onoriamo di appartenere a quegli « amici del Mondo» che hanno recentemente promosso il C.onvegno per una politz·ca antimonopolistica. . ~ Sgombrato, quindi, il canipo dal sospetto di una nostra acquiescenza alla << attuale politica di pieno e incondizionato appoggio dei monopoli>>, la questione fra noi e i comunisti, sul piano del meridionalismo, resta aperta nei termini in cui è aperta, sul piano nazionale, una questione fra i comunz·sti e noi come « amici del Mondo>>: che, cioè, ostinandoci noi a 110n << marciare insieme», ai comunisti, la nostra azione non può « ttscire dai limiti di una franca denuncia>>. Valgano anche qui le risposte che sono state date ai comunisti da Ernesto Rossi; ricordiamo, tra l'altro, alBiblo eca Gino Bianco I
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