Nord e Sud - anno II - n. 5 - aprile 1955

litico nazionale: nella misura in cui la D.C. restasse isolata con le << forze , nazionali>> a difendere l'attuale legge elettorale siciliana, essa sarebbe separata dagli altri partiti del centro, respinta sempre più tra le braccia della destra. La solidarietà democratica resterebbe cosa spezzata e il campo sarebbe libero per le più audaci manovre del P.C.I.: se la nuova legge fosse respinta, o se essa passasse contro la D.C. (ma evidentemente assai più nel primo caso), come resisterebbero gli elettori dei partiti minori alle pressioni delle sinistre; alle loro perentorie e una volta tanto effettive dimostrazioni che la vera vocazione della D.C. è quella di andare a destra:; all'ondata di massimalismo ·anti-democristiano che si scatenerebbe in questo pur ristretto settore del corpo elettorale? E tutto ciò si espanderebbe a macchia d'olio oltre lo stretto. Ciò posto, si possono fare previsioni per queste elezioni, che si svolgono sullo sfondo di una situazione sociale tutta in movimento. A destra, c'è da ritenere che monarchici e fascisti risulteranno notevolmente indeboliti per le ragioni che numerose volte siamo venuti esponendo in questa rivista: il loro effimero momento è passato, sono lontani sia il 1946, sia il 1951; ma essi sperano che un risultato elettorale sfavorevole ai partiti democratici laici dia loro ancora la possibiÌità di condizionare il governo. La D.C. potrebbe registrare un aumento di voti perchè una parte del cedimento delle destre può anche risolversi a suo favore; e un'altra parte a favore dei liberali. Ma la parte più cospicua (il sottoproletariato) sarà guadagnata dai comunisti, stando alle previsioni più plausibili. A sinistr1 c'è però anche dell'altro: una grande malaise socialista, anche una preoccupazione di differenziarsi. Sembra che, finalmente, i socialisti abbiano compreso che il prezzo pagato finora al frontismo è troppo alto. Sul piano nazionale, il P.S.I. attraversa un momento favorevole, in cui molti elettori sembrano attratti come il 7 giugno dall' << alternativa socialista» (realtà o bluff che sia); in Sicilia, invece, grava su di esso la triplice esperienza di Blocco del Popolo. D'aJtra parte, nell'ipotesi che i risultati elettorali riproducano nella III Legislatura regionale - sia pure ad un livello di maggiore emergenza: rafforzamento dei comunisti e ulteriore indebolimento dei << minori » - la situazione parlamentare della II Legislatura, può la D.C. ripetere la esperienza dell'on. Restivo, specie dopo che la corrente di « Iniziativa Democratica» ha preso il timone del partito? Un Governo Macrì, poniamo, fon- [33] Bibloteca Gino Bianco

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