finora in vigore, è fatta in sede circoscrizionale (in questo caso provinciale), dovrebbe essere fatta in sede regionale. Non si tratta di un particolare tecmco, ma di un importante problema politico: in realtà la legge attuale fì-- nisce col danneggiare gravemente i partiti cosiddetti minori. Quando invece i resti fossero tutti riportati ad un monte regionale, proprio i partiti~ cosiddetti minori, nella misura in cui potrebbero utilizzare tutti i loro voti," e non subire come nel '51 un'amputazione, riuscirebbero ad avere alcuni-. deputati in più di quelli che abbiano attualmente all'Assemblea Regionale: iil questo modo diminuirebbe - seppure non verrebbe del tutto meno -- la forza del ricatto delle destre sulla D.C. Di tutte le altre forze politiche isolane, il M.S.I. e risolutamente con-- trarjo a questa riforma della legge elettorale, mentre il P.N.M. vi è par-- z1almente favorevole (esso chiede ,cioè l'utilizzazione dei resti in sede re• gìonale solo per quei partiti che avessero avuto almeno due seggi, tenendo-· così a danneggiare i repubblicani ed il P.M.P.) e il Blocco del Popolo è~ interamente favorevole. Quali sono dunque le ragioni che hanno indotto la D.C. a rifiutarefinora questa revisione della legge elettorale? (quando quest'articolo appa---- rirà, la questione sarà probabilmente decisa; e auguriamoci che lo sia nel senso qui auspicato). 111apparenza non vi può essere cl1e una sola ragione: mantenendo la legge nella sua forma attuàle, le grandi formazioni politiche· traggono il vantaggio di una sorta di « premio clandestino di maggioranza», ossia guadagnano un numero di seggi superiore a quello che spett~-- rebbe loro in base ai voti ricevuti; questo -guadagno deriva dal fatto éhe·· v'è un alto numero di voti, amputato dai partiti cosiddetti minori, che 110nè affatto utilizzato. Ed evidentemente la D.C. intende far giuocare durante la campagna elettorale lo slogan della dispersione dei voti, in modo. che i voti anticomunisti di centro le affiuiscano in quantità più considerèvole. Si deve aggiungere ancora che la storia delle trattative per la revisio·ne ,. ciella legge elettorale mostra come vi sia ancl1e un'altra ragione che induce· la D.C. a tenere questo atteggiamento: dopo alcune riunioni tenute dai Segretari nazionali dei quattro partiti del centro, la Segreteria Nazionale della D.C. ha proposto di demandare lo studio e la risoluzione della qt1estione agli organi regionali dei partiti. L' on. Fanfani avrebbe dichiarato che, pur essendo persuaso della ragionevolezza della richiesta dei suoipartners e pur esse11doconvinto della bontà della revisione, nor1 poteva .. Bibloteca Gino Bianco
RkJQdWJsaXNoZXIy MTExMDY2NQ==