-La Sicilia alla vigilia delle elezioni di Vittorio De Caprariis La storia politica della Sicilia negli ultimi dodici anni è più intensa, complessa e ricca di quella del Mezzogiorno continentale: l'isola è anchè essa passata attraverso le molteplici esperienze che quest'ultimo ha vissuto, 1na ne ha ~vute in più delle altre, che hanno contribuito talvolta a modificare non poco quelle stesse che essa divideva con le altre regioni me~idionali. Qui infatti le forze di estrema destra, che nel Mezzogiorno continentale si affidavano nel '46 ai monarchici e ai qualunquisti, hanno agitato in primo luogo il vessillo del separatismo; qui la lotta contro il banditismo è diventata addirittura un fatto politico - e per qualche momento un fatto di rilievo e d'importanza nazionale - per la collusione accertata di certi settori· dell'opinione politica con la mafia; qui il fatto stesso dell'esistenza di una Regione, con un suo parlamento e un suo governo, ha contribuito a rendere più febbrile la vita politica, ma anche a falsare certi dati, a impicciolirlì o ingrandirli contro la realtà, e a presentarli dunque come riflessi da uno specchio deformante; o, peggio, ha contribuito a rendere possibili certi schieramenti di forze che sul piano nazionale risulterebbero calami- . tosi; qui finalmente s'è fatta la prova della validità di certe formule politiche, e la si è fatta in anticipo, sì che dai risultati che si sono avuti si può agevolmente misurare l'efficacia di esse. Per certi versi, la Sicilia, dunque, pur con le sue peculiarità, è una sorta di grande riserva di esperimento: le conseguenze di una determinata azione in Sicilia si ripercuotono immediatamente sul piano nazionale; quando si muove 4ualcosa nello schieramento siciliano, questo movimento 110npuò non avere ripercussioni sul continente. È per questo che appare assurda la pretesa di coloro che vogliono trattare le prossime elezioni reBibloteca Gino Bianco -
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