C. L. RAGGHIANTI: Di.segno della Liber.2zione italt:ana, (Ed. Nistri-Lischi, 1954). << Scarso essendo l'interesse dei partiti di estrema sinistra, ·e segnatamente del partito comunista, allo svincolo del Paese dalla condizione di vinto, (fino a quando, almeno, la politica russa su questo punto si identificasse, come si identificava, con quella angloamericana, sia pure per proprie ragioni), pesò quasi del tutto sul P.d'A. la politica di ferma ed anche audace iniziativa verso gli alleati. Iniziativa che si spinse qualche volta a tal punto, da far considerare i membri del P .d'A., pur così benemeriti per la collaborazione con gli alleati sul piano militare, come gli intrattabili giacobini della libertà e della indipendenza italiana. Ed erano, tutti, convinti federalisti! » I"a verità è spesso involontariamente 1naliziosa, nel modo con cui spaccia d'un colpo, quasi senza proporselo, la bestia trionfante della propaganda. Così ci è piaciuto leggere e ci .piace riportare queste parole del Ragghianti, documentatissime nel suo voiurne, anche per l'ironico piacere di confrontarle con le accuse di tradita nazione e di servilismo verso le potenze atlantiche, vociferate poi dai socialcomunisti contro gli Sforza e i La Malfa. Ma s'intende che nell'osservazione Bibloteca Gino Bianco RECENSIONI citata vediamo anche altro, e più impor .. tante: precisamente la chiave per una n1igliore comprensione dei compiti che l'a-- zionismo assolse e delle ragioni per cui sembrò fallire, e di fatto, come partito, fallì. Inutile dire che siamo grati a Ragghianti, e per la parte avuta prima nella pubblicazione di Una lotta nel suo corso (cfr. Nord e Sud, a. I, n. 1), ed ora per . . . . . . questi suoi saggi 1n cui troviamo tanta messe di documenti, << trascritta » e, con sempre acuto giudizio, «commentata:~. Guardate dal punto prospettico democratico, la Resistenza e la Liberazione acquistano un più nobile e, crediamo, più autentico volto: più autentico, se in esse il carattere nazionale, di lotta per l'indipendenza e la libertà, prevalse << malgrado lo spostamento degli atteggiamenti politici in Italia e fuori, fra il 1943 e il 1945, malgrado la grande sproporzione numerica determinatasi alla lunga fra le forze militari organizzate dai vari partiti antifascisti, democratici e non democratici>>;più autentico, infine, se esse furono coronate dallo stabilimento dei liberi istituti. Non meravigli, poi, che la storia della Resistenza democratica venga da Ragghianti risolta nella storia del Partito d'Azione: come già dicemmo a proposito
RkJQdWJsaXNoZXIy MTExMDY2NQ==