Nord e Sud - anno II - n. 5 - aprile 1955

Altri problemi specifici, ma che in Italia non vennero mai affrontati .. in maniera organica e decisa da alcun governo, occuparono i lavori del Congresso. Vogliamo qui ricordare la relazione di Santino Caramella, il quale pose realisticamente di fronte all'attenzione dei convent1ti le q~estioni che scaturivano dalla riforma Gentile: pur considerando quest'ultima un dato ormai permanente nella vita della scuola, egli si soffermò a criticarne le premesse. Effettivamente il quadro della politica del regime nei confronti della P.J. può fornire un'adeguata dimostrazione non soltanto della impreparazione del fascismo al ruolo di governo, ma delle contraddizioni che • • coesistevano 1n esso. Il regime, infatti, mentre da un lato insisteva sulla libertà di insegnamento e sulla autonomia della scuola, dall'altro si trovava a dover fare di frequente - com'era naturale - professione del più duro autoritarismo ed assolutismo. In sostanza il Gentile, mentre si abbandonava sempre che poteva alla divinizzazione dello Stato, lasciava poi « alle larve di una pretesa autono1:1ia della scuola la responsabilità ed il peso di tutte le iniziative», come giustamente rilevò il Caramella; il quale proseguì poi accusando Gentile di « aver abbandonato a se ;stesse, ed al buon volere degli enti locali, Università di antichissima fondazione, mentre non si curava di impedire il pullulare di nuovi istituti superiori, emaciati fin dalla nascita » e così pure di aver decurtato senza riguardo i mezzi e le fonti di vita alle cosiddette Università di Stato. Ad un tale disfacimento della scuola il relatore opponeva una politica organica di controllo e sorveglianza da parte dello Stato, specialmente nelle Università, alle quali però dovevano essere restituite le libertà tradizionali: così la nomina dei ret- .. tori, dei presidi, dei commissari di concorso. E proponeva ancora di investire di una duplice funzione l'istituto della maturità classica e scientifica: << Una di garanzia del compimento degli studi inferiori, con l'intervento di un commissario governativo; l'altra di determinazione dell'idoneità agli st1,di superiori, che dovrebbe essere esercitata con criteri specifici e qualitativi dalle facoltà universitarie, mediante esami di ammissione». Rilevava ancora la necessità di una perequazione della scuola tecnica complementare agli istituti medi inferiori; e l'assimilazione reciproca di questi istituti, in modo da far cominciare la vera e propria specificazione degli st11didal gradq superiore; ed auspicava infine la riapertura e l'incremento delle scuole rurali. Naturalmente, quasi a ricordare i presupposti della sua criBibloteca G-inoBianco ..

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