Nord e Sud - anno II - n. 5 - aprile 1955

.. I ricerca degli strumenti dell'opposizione al regime, ovvero in un approfon dito esame della funzione dell'Aventino; il terzo, al di là delle contingenze, che poneva il problema dello Stato moderno e dei mezzi giuridici necessari ad assicurare stabilmente l'instaurazione di un rapporto liberale fra autorità e cittadini. Ora ci si rende subito conto di come la definizione politica dell'Unione implicasse tutta una serie di altre questioni, la cui soluzione doveva considerarsi come necessaria premessa ad ogni posizione politica precisa e veramente originale: in primo luogo si poneva il problema dei rapport~ con gli altri gruppi dell'opposizione, ed in secondo luogo quello dell'opportunità o tneno di trasformare l'Unione Nazionale in un vero e proprio partito, secondo le richieste che erano venute da più parti. Dietro tutto questo si profilava la necessità di una scelta delle forze sociali che mag•- giormente sollecitavano una difesa democratica ed una fedele e liberale interpretazione dei loro interessi politici. Questi motivi, squisitamente etico-politici, si riflettevano soprattutto nella polemica sull'Aventino, il quale di per se stesso implicava una solu- · zione non provvisoria dei rapporti con gli altri gruppi dell'opposizione; soluzione che veniva poi ad intrecciarsi con gli altri problemi costituzionali, affrontati ed ampiamente dibattuti 11egliinterventi e nelle relazioni. Fin dalle prime battute del Congresso ci si rese conto che l'Aventino non poteva più rappresentare quel problema di fondo che era apparso alla stampa ed all'opinione pubblica alla vigilia del convegno. E più volte Amendola insistette sul fatto che la discesa dall'Aventino non doveva esaurire la problematica dell'Unione Nazionale; e che in un certo senso esso poteva considerarsi superato soltanto e appunto nel momento in cui . fosse apparso chiaro a tutti che aveva esaurito la propria funzione precipua, la quale consisteva nell'avvicinare e addirittura unire le opposizio11i e nel costringere il fascismo a radicalizzarsi. I11fatti, nell'articolo del 23 giugno sul Mondo, in cui Amendola faceva il punto sui lavori del Congresso, si leggeva: « Un anno di Aventino, dunque, ha dato al paese qualche risultato utile, se utile è la chiarezza delle opposizioni. Al fascismo circondato dai fiancheggiamenti, avvolto nell'equivoco e gelosissimo del suo segreto, si è sostituito un fascismo che riconosce, anzi proclama il suo isolamento, che manifesta il suo pensiero e che va svelando senza più riserve il suo piano per l'avvenire d'Italia>>. [105] Bibloteca Gino Bianco

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