Nord e Sud - anno II - n. 4 - marzo 1955

tecnico-sindacale del personale direttivo) come fattori di equilibrio e di direzione dei grandi processi di redistribuzione del reddito che si svolgono nel mercato del lavoro. Quanto poi agli attuali rapporti fra il Governo e le organizzazioni di classe, è necessario considerare che il fronte padronale è non soltanto uno schieramento sindacale, ma anche, e soprattutto, un potente schieramento politico, che controlla un'ampia gamma di strumenti per la formazione dell'opinione pubblica, e che, attraverso il finanziamento dei partiti, determina, o, almeno, condiziona, le loro scelte. Non è certo un segreto per nessuno che l' organizzazi9ne padronale è stata, dopo quella ecclesiastica, la principale base d'appoggio della D. C., anche se non infrequenti seno state le aperture (o coperture) nei confronti dei partiti di destra. Ora, in un certo senso, la solidarietà sindacale delle aziende a partecipazione statale è stata la contropartita per la solidarietà politica· delle classi padronali riguardo all'attuale maggioranza governativa. Da un punto di vista generale, il maggiore pericolo insito nell'operazione di « sganciamento >> consiste proprio nell'eventualità che tale atto resti isolato e cl1e all'eversione dell'equilibrio politico esistente non si accompagni la costituzione di un nuovo equilibrio. Colpire infatti gli interessi della classe padronale in un punto così sensibile, magari per venire incontro ai desideri dell'opposizione sindacalista in seno alla D. C., ma senza impostare un organico piano di politica industriale, che espanda al massimo grado la vitalità delle industrie di Stato, sia nei settori estrattivi (gruppo E.N.I.) che in quelli controllati dall'I.R.I., avrebbe il solo effetto di mettere tutto in discussione, senza la prospettiva di una qualsiasi soluzione di ricambio. La fragilità dell'equilibrio attuale emerge d'altronde, e sempre più chiaramente, dalla stessa situazione che si va creando in seno all'organizzazione padronale, dove alla direzione moderata del dott. Costa si va sostituendo quella dei monopoli elettrici, sul cui lealismo quadripartitico non c'è da farsi molte illusioni. La frenata immobilista del Governo negli ultimi mesi, dovuta soprattuto alla politica della nuova segreteria del P.L.I., che si dice largamente influenzata da questi gruppi, giustifica le più amare riflessioni. Il lungo discorso ci conduce, in sostanza, ad una conclusione univoca. Sia che il problema dell'I.R.I. lo si osservi in termini di riorganizzazione strutturale, sia che si volga l'attenzione ai suoi aspetti più direttamente politici, l'operazione di « sganciamento » dalla Confindustria può avere un Bibloteca Gino Bianco ,,

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