Nord e Sud - anno II - n. 4 - marzo 1955

« se potessimo dire: non esiste l'I.R.I., ma esìste una serie di aziende indipendenti, avremmo la situazione ideale >>( 4 ). Una politica che superasse invece i limiti della gestione aziendale o di gruppo finanziario (come quella odierna, in cui le u~ità direttive sono Je cinque grandi holdings capogruppo), per addivenire ad un vero e proprio planning unitario del complesso delle partecipazioni economiche dello Stato, potrebbe richiedere l'applicazione di una serie di criteri politici di gestione, tra i quali - per esempio - la fissazione dei prezzi indipendentemente dal calcolo del profitto; la rinuncia a trarre beneficio da situazioni di monopolio o di quasi monopolio; il mantenimento e la riqualificazione della mano d'opera, diretto a prevenire la caduta del potere d'acquisto di una comunità e la dispersione di capacità di lavoro; la concessione di agevolazioni fiscali; l'introduzione di criteri preferenziali nella distribuzione delle commesse di Stato, per favorire aziende delle quali si ritenga opportuno lo sviluppo, anche se ad un dato momento 110n appaiano immediatamente remunerative; la fissazione di minimi salariali per regolare il mercato del lavoro nelle zone di più intenso sfruttamento della mano d'opera a livelli subcontrattuali (5 ). Attraverso il complesso I.R.I. ed il gruppo E.N.I., 1o Stato controlla i settori-chiave, estrattivo siderurgico meccanico, per la produzione dei beni strumentali e quindi per lo sviluppo economico. Perciò, in sostanza, si richiede che le pruderies privatistiche non inibiscano la più razionale utilizzazione di questi strumenti, e che, per citare un caso-limite, la recente apertura, in chiara funzione calmieratrice, di un cementificio a Napoli, che sfrutta i residui delle lavorazioni metallurgiche, non debba apparire come un'iniziativa eccedente le normali finalità dell'Istituto. I sostenitori dello « sganciamento >> fanno anche rilevare che esistono dei precedenti nel senso della decisione da loro auspicata: le aziende municipalizzate hanno infatti distinto da tempo le loro responsabilità da quelle della maggioranza padronale privata; ed anche le società del gruppo E.N.I. non hanno mai appartenuto alla Confindustria. Questi gli argomenti a favore dello « sganciamento >>. Gli argomenti addotti contro lo « sganciamento >> sono, in breve, i seguenti. Si invoca prima di tutto l'opportunità di non spezzare l'unità del fronte (') MINISTERO DELLA CosTITUENTE, Rapporto della Commissione Econ.omica: Industria, vol. II (interrogatori), p. 89. ( 6 ) In questo senso, cfr. E. Rossi, Lo Stato industriale, Bari, 1953, p. 138. Bìb~otecaGino Bianco

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