Nord e Sud - anno II - n. 4 - marzo 1955

· sce come superamento cosc1ente del complesso delle relazioni sociali « iterative )), in cui sono inserìti. Nella sua attitudine a cogliere questo processo sta invece la garanzia di Ebertà offerta dallo storicismo, che in tal modo si sottrae ai pericoli di « tec11ocrazia >) ai quali potrebbe esporre una sociologia, assunta come valida sul piano dei valori conoscitivi assoluti, e non solo sul terreno empirico. R. R. iungo la statale 106 La Statale I 06 è un lungo nastro asfaltato che unisce Reggio Calabria a Catanzaro : corre per molti chilometri tra i filari degli ulivi in vista dello Jonio, raramente si inerpica sulle brevi colline che dalla dorsale dell'Aspromonte scendono in dolce declivio s1no al mare. Parallela alla strada si snoda la ferrovia, percorsa ancora dalle antiquate locomotive a vapore, che da Reggio, attraverso Catanzaro Marina, Crotone e Metaponto, raggiunge le Puglie. Ottant'anni fa non esistevano nè l'una nè l'altra: i più anziani ricordano il tempo in cui l'unica arteria per Reggio era l'antichissima via consolare che i contadini chiamavano, col bel nome greco, « il Dromo »: larga non più di due metri, scende nei valloni che, come vene in un organismo umano, solcano il verde degli uliveti e scarn:ficano, con opera lenta e tenace, i fianchi del lotto argilloso; i ponti sono un effetto della raggiunta Unità d'Italia, le rotaie uno dei primi atti politici in favore di questo Poverissimo e semifeudale Mezzogiorno. L'inaugurazione del tronco ferroviario può esser Posta - mi son valso di testimonianze ora,li - negli anni dal '70 all'8o: è questa una data storica per la Calabria Jonica. Tutto quanto è stato fatto dopo: la lenta trasformazione della vita sociale, del costume e persino della mentalità, il progressivo imborghesirsi di sempre più larghi strati della popolazione non è che un riflesso di quell'evento. Ancora oggi l'arrivo del treno è il momento più importante della giornata, nei paesi del litorale. Ottanta anni fa non vi erano che borgate rurali di poche case dove oggi sorgono fiorenti marine : Locri, Siderno, Soverato sono nate attorno allo scalo ferroviario, son cresciute dell'attività che il nuovo mezzo di locomozione alimentava, hanno ricevuto impulso di idee nuove dal movimento di forestieri che le necessità dell'Amministrazione e dell'istruzione chiamavano dalle città. Il loro progresso è stato costante, dall'inizio del secolo ad oggi, come si può rilevare dagli indici demografici o dai ruoli delle imposte dirette. Ma la spinta in avanti è più il risultato di una situazione geografica che della buona volontà o del coerente spirito di iniziativa degli uomi11i. Dopo la guerra qual- [so] Bibloteca Gino Bianco

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