guata competenza, sono cl1iamati ad adempiere a quelle funzioni, con grave intralcio della vita dell' ente e con progressiva penetrazione della ue burocra - tica ». Tanto è vero che proprio da questa concezione sorge il pericolo che « si insinui e si infiltri la meschina politica più e peggio che di partiti o di parte, personalistica ed elettoralistica, costituente il nemico numero uno della liberta di giudizio tecnico, della dignità e del prestigio del nuovo ente >>. Nel preoccuparsi del controllo analitico sull' attività della Cassa, il Comitato dei Ministri avrebbe abdicato, secondo il Rocco, alle sue più proprie funzioni, inerenti ai problemi del coordinamento. In questo senso « sarebbe significativa una recente dichiarazione che si attribuisce all'on. Campilli, il quale avrebbe fatto intendere di non aver potuto conosçere preventivamente in quattro anni (come sarebbe necessario) la cifra degli stanziamenti per i lavori del Mezzogiorno, ma di ritenere che gli stanziamenti stessi siano stati in generale diminuiti. Altrettanto significativa è la questione dei mosaici di Salerno denunciata a suo tempo da Mondo Econoniico (13 novembre 1954): << A Salerno - proprio a Salerno - esiste una grande Cattedrale concepita e nata con una semplice facciata architettonica. Qualche salernitano ha trovato questa casta nudità indegna della capitale dell'antico Ducato. E la Cassa compiacente ha stanziato gentilmente 30 milioni per rivestire di mosaici sfavillanti la facciata del Duomo». Piccola cifra, ci può essere obiettato. Ma messi insieme questi trenta milioni (non sappiamo se l'opera verrà eseguita, commentava Mondo Economico, ma vorremmo sommessamente proporre di destinare questi milioni alla facciata del Monte S. Liberatore, anzichè alla facciata del Duomo) a quelli che si spendono per « strade non urgenti», per « abbellimenti turistici di dubbio rendimento », per « sollecitudini archeologiche » che, come « le case parrocchiali ed i monasteri distrutti dalla guerra nelle città della Puglia », non sono « di competenza della Cassa », si assomma « un mucchietto di miliardi )); ma soprattutto si dimostrano i limiti poEtici del controllo « analitico >> esercitato dal Comitato dei Ministri. C'è dunque una parte di verità nelle critiche avanzate dal Rocco nei confronti del Comitato dei Ministri. Se però si vuole, come si deve, andare al cuore del problema, è necessario spingere quelle critiche più a fondo, investire, cioè, le ragioni politiche per cui l'on. Ca1npilli, Presidente del Comitato dei Ministri per il Mezzogiorno, ha dovuto volgere tutta la sua attenzione e tutta la sua energia al controllo analitico sull' attività della Cassa, a detrimento dell'impegno che doveva essere portato sui problemi del coordinamento; dei quali peraltro proprio l'on. Campilli ha dimostrato in numerose dichiarazioni di essere responsabilmente consapevole; il che significa che vi è una tendenza di fondo che porta alla confusione di rapporti e di funzioni fra Cassa e Comitato dei Ministri. All'origine di questa tendenza vi sono due errori d'impostazione. Il primo riguarda il Consiglio d'Amministrazione della Cassa. Questo Consiglio non [45] Bibloteca Gino Bianco
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