,. agli ambienti da essi effettivamente rappresentati, questo margine residuo assicura loro, col suo stesso peso morto, una pigra sopravvivenza. Ma ormai - per quella deficienza di aderenza alla realtà e di intelligenza politica che abbiamo già rilevata - si è fatta chiara anche ai ciechi la loro costituzionale insufficienza ad ogni ruolo di primo piano. E come, e a chi prospettare in tali condizioni la sospirata panacea dell'apertura a destra? Ma più grave ancora il declino monarchico, in quanto episodio (particolarmente nel Mezzogiorno), se non terminale, certo culminante, del processo di disfacimento di tutta una tradizione politica, che si rivela sempre meno rispondente ad elementari esigenze di civiltà. Si logorano le vecchie clientele, che ebbero la forza della migliore organizzazione di partito; si logorano i vecchi metodi della lotta politica condotta con la farina e le feste; si logora tutta una fraseologia che ebbe già la virtù di un magico totem. In quella che fu altra volta la riserva di caccia delle « forze dell'ordine >>, si profila, insomma, una incipiente rivoluzione liberale e fanno capolino dovunque, sia pure fra sinistri balenii di luci . rossastre, i lumi della ragione politica. La cosa non è sh1ggita agli attenti « ufficiosi >> della destra. Il _Tempo (5) recrimina vivamente gli uni e gli altri apparenti autori di tanta rovina; evoca, con tenacia degna di miglior causa, l'unità monarchica, che è « nell'ordine natl1rale delle cose »; tende, insomma, a ridare vigore e a richiamare alle sperate fortune la smidollata e sparsa falange dei suoi pupilli. Ma il quotidiano romano rivela, nel tono stanco con cui adempie alla bisogna, anzichè la baldanza delle salde convinzioni, il traboccare di una giustificata e sbigottita amarezza. Più significativo ancora l'atteggiamento de Il Giornale d'Italia (6 ) che, dopo una iniziale incertezza, ha mostrato sempre più aperta la sua preferenza per Lauro e le posizioni filogovernative di costui. Vuol dire che una funzione autonoma dei monarchici è ritenuta aln1eno per ora impossibile; e si spera meglio, per le fortune dell' « oraine >>, dall'affiancamento al partito dominante, allo scopo evidente di influenzarne in un determinato senso gli interni sviluppi. Parallelamente, ma in se11s0inverso, il Movimento Sociale è venuto (5) Cfr. Il Tempo del 16-8-54; corsivo « La situazione)). ( 6 ) Cfr. gli articoli di Santi Savarino dell'11 dicembre scorso e giorni seguenti. Bibloteca Gino Bianco
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