dai nazionalisti si spoglia allora della vuota retorica, non è più la democrazia dei « blocchi ))' ma diventa la « nuova democrazia >> di Giovanni Amendola), e acquista vigore la seconda, contro il nazionalismo (il nazionalismo ormai imperversa per l'Italia, altera la fisionomia del liberalismo e si organizza come nazionalfascismo ). Tutto ciò appare chiaramente nella Storia d'Italia: diversa qui la posizione circa le formule ~etoriche della democrazia, diversa la valutazione della « forza ))' concetto che la teoria politica aveva fatto valere contro le astrattezze giacobine e massoniche. cc Così, per entro le pagine smaglianti nelle quali è epilogato quel che di nuovo il socialismo portasse nella vita politica e culturale italiana del decennio I 890- I 900, si incontrano frasi che delucidano assai chiaramente il sig11ificato dell'esperienza marxistica del Croce: « «parimenti giovava che si lasciassero un po' stare, insieme con la parola libertà, le altre di uman,ità, frater1zità, giustizia, e simili, non perchè non designassero tutte cose belle, ma perchè ogni cosa è bella nel suo l,1ogo, e quelle parole erano state spostate dal loro luogo, fino ad ipostatare, mercè di esse, una sorta di aeropago, collocato in un punto ideale ... che avrebbe dovuto regolare, raddrizzare e risolvere le contese degli uomini ... >> Dove l'ironia è lieve e quasi bonaria, certamente lontana dall'asprezza dell'antico sarcasmo, e comunque non cela l'apprezzamento che lo storico fa di alcune formule capaci di divenire miti attivissimi nella vita degli uomini. E la ripresa del motivo della forza, ossia la riscoperta del valore di questa, nella quale si prova l'effettualità degli ideali, era acconciamente presentata come il rientrare del Machiavelli nel circolo del pensiero sulla politica, ossia come il ritorno della riflessione filosofica su quella pura categorialità della politica che l'immaginazione del segretario fioren- ,, tino aveva saputo scorgere. Il che non toglieva che il giudizio storiografico sciogliesse certa rigidità che ancora permaneva nel concetto e lo rendesse più atto assumere la molteplice realtà; se infatti la teoria politica aveva posto il concetto di forza, l'indagine storica interveniva a rendere avvertiti che non sempre la forza è vera forza, ossia quella in cui gli ideali si incarnano per affermarsi quale nuova esigenza della vita etico-politica >> ( 36 ). Se Croce ebbe momenti d'indulgenza verso ambienti del liberalnazio- { 36 ) v.· DE CAPRARIIs: La Storia d'Italia nello svolgimento del pensiero politico di Benedetto Croce, jn Benedetto Croce, a cura di Francesco Flora (Lettera.ture· moderne). Milano, Malvasi, 1953. · ·. BiblotecaGino Bianco
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