spirito che, come il suo, era in un certo senso liberale d'istinto, le premesse naturalistiche adducevano a conclusioni scettiche nei confronti degli ideali e delle istituzioni liberali; conclusioni che nei momenti .di maggiore sconforto esplosero in amare considerazioni fatalistiche ( « il liberalismo. non può, no, allignare e reggere in paesi poveri .. ; per me, se c'è stato, e permane, un paese tutt'altro che proclive, in tutto il suo passato, e, quindi, nel suo presente, al liberalismo, è proprio il dolce paese nostro >> ( 8 )). Nel suo pessimismo, infatti, Fortunato presupponeva immobili ed immodificabili certe condizioni ambientali. Ma, fin quando fu possibile, egli lottò per correggerle e rimuoverle; e solo così poteva eludere la incalzante· domanda che Croce gli veniva ponendo : « che cosa farci se il clima è quello, la terra è quella, la razza e quella? >>. Alla quale domanda, Croce stesso rispondeva - riprendendo l'esemplificazione dell' « ondeggiante gruppo di problemi ))' su cui si _esercitavaappunto l'azione politica di Fortunato - « che si potrà rimboschire e si va rim•boschendo, e in ogni caso si potrà provvedere alla sistemazione delle acque montane; che se c'è la malaria, si sono escogitati altresì e posti in opera i mezzi per combatterla; che le linee di commercio cangiano con gli avvenimenti generali della storia, e ciò determina un maggior valore delle terre e una ragione di coltivarle più estesamente o più intensamente » (9 ). L_'incuria degli uomini avrà continuato ad avere scarsa cura dei boschi, ma la malaria è oggi quasi scomparsa e si viene anche ritrovando qualche giacimento di petrolio. Se la scomparsa della malaria e la scoperta del petrolio non instaurano il liberalismo, non saranno la presenza della malaria, eliminabile, e la mancanza di petrolio, scopribile, a precludere la via al liberalisn10. O magari al marxismo. Nel che, coloro i quali affermano che le obiezioni di Croce a Fortunato erano mosse dall'intendimento di « annacquare il vino frizzante del meridionalismo di Giustino Fortunato )) (10 ), certamente convengono: Ma, allora, da ben altri motivi erano mosse le obiezioni di Croce; e non dall'intento conservatore, di classe, sono ispirate le pagine che Croce dedica alla questione meridionale nella Storia del Regno di Napoli. La verità è che Croce intuì come l'iter di ( 8 ) G. ANSALDO: Don Benedetto al vaglio di Don Giustino, « Il Borghese», a. III, n. 23. ( 9 ) BENEDETTO CRocE: Storia del Regno di Napoli, pag. 286. ( 10 ) MARIO ALICATA, cit. Bibloteca Gino Bianco
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