propone come presupposto dell'inchiesta che sta per svolgere una ipotesi di lavoro. L'ipotesi assunta dal Caranti è quella formulata da A. Sigfried, secondo il quale i risultati elettorali, in genere, riescono ad essere catalogati con una certa approssimazione allorchè vengano classificati secondo una duplice tendenza: alla conservazione ed al progresso. Nel Sigfried questa presa di posizjone si rifà ad una convinzione più ampia e cioè che uomini e paesi nella manifestazione di codesto dualismo sarebbero condizionati dall'ambiente fisico. Il Caran ti si studia di liberare la dottrina del Sigfried dal materialismo di cui è permeata, e di renderla ragionevolmente conciliabile con certe esigenze di libertà umana e di natura morale dalle quali la sociologia non può distaccarsi senza incorrere ncll 'errore di volersi configurare alla stessa tnélniera delle scienze naturali. Secondo il Carantj le condizioni che stanno a fondamento della scelta politica sono soprattutto di natura sociale, economica e storica, ed appaiono strettamente connesse nella loro efficienza alla concreta possibilità di impiegare dei mezzi al fine di n1odificarne e correggere l'influenza, onde perseguire quelli. che il Caranti chiama i « fini naturali della società>>.L'Autore afferma, quindi, che accanto alla classi.fìcazjone dicotomica dei fini (progresso e conservazione) deve porsi una classificazione dicotomica dei mezzi, che egli avverte politicamente perseguibili attraverso Ja moderazjone e l'estremismo. Il rapporto tra fini e mezzi si propone, appunto, come un problema morale, nel qµale la bontà dei primi può influire sui secondi e viceversa. Osserviamo ora come il Caranti abbia tenuto dietro al suo piano di lavoro. Determinate sommariamente le condizioni geografiche, economiche, sociali e religiose Bibloteca Gino Bianco del paese e narrati sinteticamente i fatti che hanno riportato al potere nel nostro paese la classe dirigente democratica, egli analizza dettagliatamente j risultati elettorali e studia l'orientamento politico degli elettori in rapporto alle condizioni precedentemente esposte. Dopo di che, secondo lo schema enunciato a priori, identifica le quattro forze in giuoco, attribuendo alla D.C.I. ed al P.R.I. la funzione moderatrice ed al P.C.I. ed al M.S.I. la tendenza estremista; ritenendo « alcune formazioni di destra di tutte le gradazioni (liberali, monarchici e liste locali) >>correnti conservatrici, e « progressiste >>altre di sinistra (socialisti minori, movimenti di sinistra). Stabilita questa disposizione dei partiti in lizza, il Caranti fissa regione per regione, secondo le risultanze elettorali, le direzioni politiche prese da ciascun elettorato. Senza entrare per il momento in questioni di ordine ideologico e volendo rimanere all'interno del procedimento seguito dal Caranti, sembra opportuno fare alcune precisazioni. Una buona ricerca sociologica non può prescindere da una ipotesi di lavoro, poichè resta evidente che altrimenti jJ ricercatore si troverebbe dinanzi ad un insieme di dati empirici che non saprebbe in qual modo affrontare e sistemare. Comunque, il valore di un criterio informatore, nel settore in esame, è collegato all'eventualità di poterne verificare i terminj; inoltre, l'ipotesi non dovrebbe introdurre nella ricerca presupposti direttivi, poichè questi, ovviamente, ne influenzerebbero jl procedimento: sarebbe, anzi, auspicabile si limitasse ad indicare solo norme valutative. Adottando questo punto di vista, si ovvia all'inconveniente di enunciare leggi rigorose, precluse alla sociologia per il fatto che qualsiasi osser- /
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